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leggi - Fuocolento

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38<br />

S iamo a Martignacco, a<br />

due passi da Udine, sulla<br />

strada che porta a San Daniele<br />

del Friuli. Passando dalla città<br />

alla periferia, ci si ritrova immersi<br />

in un’antica corte in stile<br />

veneto, perfettamente arredata<br />

e adatta a chiunque voglia per<br />

un attimo rilassarsi gustando<br />

delizie culinarie nuove e<br />

tradizionali. L’Osteria Lenot,<br />

recentemente rinnovata e<br />

presa in gestione dalla famiglia<br />

Zodio (in arte la Grey Orange<br />

• il loCale della tradiZioNe •<br />

Alla corte dell’Osteria Lenot,<br />

dove la focaccia è la regina<br />

• Diana Candusso<br />

Company), è un piccolo angolo<br />

di arte e di cultura culinaria.<br />

Le tre ampie sale in pietra<br />

faccia-vista e legno si alternano<br />

ad una minuziosa cura ai<br />

particolari estetici (luci giuste,<br />

distanza tra i tavoli…), grazie<br />

anche alla presenza di numerose<br />

opere di Giordano Floreancig<br />

(noto pittore regionale)<br />

e al gusto estetico di Loredana<br />

che, assieme ai igli Michele e<br />

Francesco e al marito Raffaele,<br />

hanno deciso di gestire questa<br />

antica osteria vestendola di<br />

una “verve” nuova e di gran<br />

classe. Le sale interne (non<br />

manca il caminetto) si aprono<br />

poi anche sul giardino, dove<br />

si trova un’ampia corte con<br />

terrazza coperta, facendo scoprire<br />

anche un’antica cantina<br />

con volta a botte del ‘700, dove<br />

i vini trovano riposo. E’ una<br />

delle osterie dove si sta bene:<br />

tempo libero, salute, portafoglio,<br />

moda e “il bello” qui<br />

s’incontrano. Si fa presto a dire<br />

focaccia, ma, in questo caso, è<br />

proprio lei la regina della casa.<br />

La famiglia Zodio, grazie anche<br />

a diversi viaggi in giro per il<br />

mondo, ha sempre avuto una<br />

passione di lunga data per la<br />

cucina italiana e locale, tant’è<br />

che quello che troviamo nel<br />

menu è un susseguirsi di piatti<br />

semplici realizzati con prodotti<br />

accuratamente scelti e di<br />

alta qualità. Ecco che entrano<br />

in gioco le “focacce Lenot”,<br />

morbide, preparate con un<br />

impasto di tre farine abbinate<br />

allo yogurt, lasciate lievitare<br />

per 36 ore e servite abbinate a<br />

diversi ingredienti. Un esempio<br />

è la focaccia “Sapori d’Estate”,<br />

servita calda accanto agli<br />

ingredienti (a temperatura ambiente):<br />

passata di pomodoro,<br />

ior di latte pugliese, basilico<br />

fresco, ior di sale e olio extra<br />

vergine del Garda. A seguire,<br />

troviamo “Elogio San Daniele”,<br />

una focaccia abbinata a una<br />

mousse di burrata campana<br />

con il Prosciutto di San Daniele<br />

stagionato 18 mesi, o<br />

“Asparagi”, dove l’abbinamento<br />

è con una selezione di<br />

asparagi e una mousse di maionese<br />

e liquirizia. Così questo<br />

piatto diventa il “piatto unico”<br />

per eccellenza dell’Osteria: un<br />

giusto abbinamento di prodotti<br />

sani e naturali abbinati a una<br />

focaccia “light”, facilmente digeribile<br />

e succulenta. Innovativa<br />

l’idea dei gestori che hanno<br />

trovato un abile chef in grado<br />

di plasmarsi alle loro esigenze<br />

e alle caratteristiche del menu<br />

proposto. Lo chef in questione<br />

è Ludovico Feltrin, 26enne di<br />

Spilimbergo: un ragazzo giovane<br />

e intraprendente che, dopo<br />

le sue esperienze in diversi<br />

locali della regione (in primis<br />

il Vitello d’Oro di Udine), si è<br />

afiancato alla famiglia Zodio<br />

nella gestione dell’Osteria Lenot.<br />

Ludovico ha capito subito<br />

come mescolare l’innovazione<br />

del progetto gastronomico ideato<br />

dalla famiglia Zodio al territorio<br />

e alla qualità dei prodotti.<br />

Fra i suoi chef preferiti c’è<br />

Massimiliano Alajmo, che già<br />

può darci un’idea dell’obiettivo<br />

che persegue: una cucina<br />

creativa che unisce tradizione,<br />

innovazione e passione. Una<br />

creatività, però – come dice<br />

Ludovico, da abbinare e da<br />

creare attorno ai prodotti con<br />

una sorta di “calma”, cioè senza<br />

esagerare ed essere estremi.

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