Diffusione Raman Anelastica Risonante di Raggi X con Risoluzione ...
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78 <strong>Diffusione</strong> <strong>Raman</strong> <strong>Anelastica</strong> <strong>Risonante</strong> <strong>di</strong> <strong>Raggi</strong> X <strong>con</strong> <strong>Risoluzione</strong> Angolare<br />
5.5.3 Geometria qualunque<br />
Con la definizione <strong>di</strong> geometria qualunque si intende che la sezione d’urto è stata sviluppata<br />
senza porre vincoli sulla <strong>di</strong>rezione né del fotone incidente né <strong>di</strong> quello emesso, cioè abbiamo<br />
la sezione d’urto scritta <strong>con</strong> risoluzione angolare sia negli angoli (ϑ 0 ϕ 0 ) che (ϑ 00 ϕ 00 ).<br />
Nella Tabella (5.3) sono in<strong>di</strong>cati i valori che sono stati calcolati, a partire dalla definizione<br />
(5.30), nel caso <strong>di</strong> polarizzazioni circolari, invece nella Tabella (5.4) sono riportati quelli<br />
per polarizzazioni lineari.<br />
Nello sviluppo dei termini e T (z0 z 00 )r<br />
0<br />
e e T z ζ<br />
(1,bε) è stato fatto uso delle risorse della rete in-<br />
formatica, in particolare dei Rif.[23], oltre che del Rif.[1], per generare e <strong>con</strong>sultare tabelle<br />
<strong>con</strong> i valori numerici dei coefficienti <strong>di</strong> Clebsch-Gordon.<br />
È interessante notare che il grado <strong>con</strong> cui appaiono le funzioni trigonometriche che <strong>di</strong>pendono<br />
da ϑ è uguale al valore <strong>di</strong> z. Scrivendo in questo modo la sezione d’urto si potrebbe<br />
in un qualche modo identificare da quale combinazione <strong>di</strong> (z 0 z 00 ) provengono i <strong>di</strong>versi termini.<br />
Ma visto che le informazioni fisiche che si ricavano da questa identificazione sono<br />
scarse, si preferisce riscrivere tutti i termini cos 2 ϑ = 1 − sin 2 ϑ in modo tale da avere<br />
un’unica funzione trigonometrica.<br />
Per quanto riguarda il caso della geometria qualunque, è stata sviluppata in dettaglio la<br />
sezione d’urto risolta per tutte le possibili combinazioni delle polarizzazioni dei fotoni<br />
incidente ed emesso, sia circolari che lineari. Inoltre si è sommato sia sulle polarizzazioni<br />
dei fotoni incidenti che emessi, in modo tale da ottenere dei risultati <strong>con</strong>frontabili <strong>con</strong> quelli<br />
del Capitolo 4. Anche per questo approccio qui si riportano solo i risultati inerenti alla<br />
sezione d’urto totale e al segnale <strong>di</strong>croico, mentre i risultati che si ottengono per la sezione<br />
d’urto <strong>con</strong> risoluzione anche sulle polarizzazioni non sono riportati per non appesantire<br />
eccessivamente la lettura.. Le formule ottenute combinando la parte angolare e la parte<br />
¡ 1,bε + ¢<br />
¡ 1,bε − ¢<br />
z ζ eT z ζ<br />
eT z 0<br />
1<br />
0<br />
−1<br />
√<br />
3<br />
8π<br />
3<br />
16π<br />
ζ<br />
√<br />
3<br />
8π<br />
sin ϑeiϕ − 3<br />
1 0 √2 1 3<br />
8π<br />
16π sin ϑeiϕ<br />
cos ϑ − 1 1 1 −<br />
√ 3<br />
2 8π cos ϑ<br />
3<br />
16π sin ϑe−iϕ<br />
3<br />
2 −2 3<br />
32π<br />
16π sin ϑe−iϕ<br />
sin2 2iϕ ϑe 3<br />
32π sin2 ϑe2iϕ 2 −1 3 sin ϑ cos ϑeiϕ<br />
16π 3<br />
2 0<br />
q ¡ ¢<br />
3 1 2 2<br />
2cos ϑ − sin ϑ 2 16π<br />
sin ϑ cos ϑeiϕ<br />
16π q ¡ ¢<br />
3 1 2 2<br />
2cos ϑ − sin ϑ 2 16π<br />
2 1 − 3<br />
16π sin ϑ cos ϑe−iϕ − 3<br />
2 2<br />
3<br />
32π<br />
16π sin ϑ cos ϑe−iϕ<br />
sin2 −2iϕ ϑe<br />
3<br />
32π sin2 ϑe−2iϕ Table 5.3. Tabella delle funzioni angolari eT z ζ (1,bε) per polarizzazioni circolari