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Una caratteristica della processione era ed è ancora rappresentata<br />
proprio dai ragazzi che occupano gli scalini del carro, cantando la<br />
commovente Salve Regina, il cui testo, composto da S. Alfonso Maria<br />
de’ Liguori (1696-1787), fù musicato dal maestro napoletano Filippo<br />
Acunzo 34 (1835-1867) nel 1865, giunto a Cerignola nel 1857 per dirigere<br />
la banda municipale di Cerignola.<br />
Il carro è alto 4,70 metri, lungo 6 e largo 3,95. La struttura, interamente<br />
lignea, è costituita da quattro montanti, collegati da travi incrociate su<br />
cui poggia il piano calpestabile composto da tavole.<br />
La parte anteriore ospita tre scalini in legno ed una pedana mobile<br />
su due binari inclinati, ancorata da due funi che si avvolgono ad un<br />
asse cilindrico in legno u rùcele, posto nella parte posteriore della intera<br />
struttura che, scorrendo su due assi inclinate, permette alla statua della<br />
Vergine di intronizzarsi sulla sommità del carro.<br />
Il tutto termina anteriormente con il caratteristico ciamarouche, cimasa<br />
a forma di lumaca, con due ali apribili orizzontalmente in due parti<br />
simmetriche, con alla sommità un supporto metallico terminante ad<br />
anello, dove viene collocata una bambina vestita da angelo turiferario,<br />
che incensa il simulacro della Vergine.<br />
La macchina, coperta lateralmente da sette pannelli lignei rivestiti di<br />
tela decorata, reca nella parte superiore una balconata di 1 m di altezza,<br />
con otto pilastrini in legno, anch’essi rivestiti di tela, aventi installati<br />
dei supporti metallici atti ad ospitare gli angioletti, bambine vestite di<br />
bianco.<br />
L’illuminazione perimetrale, fino al 1975 a gas acetilene, fu elettrificata<br />
per volere del Comitato Festeggiamenti, che apportò anche altre<br />
modifiche. L’impianto d’illuminazione è costituito da 12 bracci in ghisa<br />
terminanti in coppe di vetro policrome ed altre lampade con coppe<br />
poste perimetralmente nella parte anteriore del carro.<br />
Il carro è provvisto di quattro ruote di gomma – fino al 1975 erano<br />
di legno, due del diametro di 172 cm e due più piccole – collegate da<br />
un asse di ferro, manovrate da una ralla d’acciaio, indipendenti dalle<br />
33 Ivi, p. 19.<br />
34 s. nuzzi, La Salve Regina del maestro Filippo Acunzo, in Celebrazione dei 150 anni, op.<br />
cit., pp. 69-74; v. anche t. Conte - F. Conte - a. Disanto, Festività religiose, op. cit., pp.<br />
111-112.<br />
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