Alta qualità

Nascita della Confraternita di
Maria SS. del Carmine (1823) -
Un Carteggio presso l’Archivio di
Stato di Napoli
L’invito a contribuire alla realizzazione della presente pubblicazione,
rivoltomi dalla Confraternita del Carmine (1), che ringrazio per la stima
dimostratami, mi offre l’occasione di analizzare un carteggio di documenti
inediti, da me individuato presso l’Archivio di Stato di Napoli.
La rifondazione della Confraternita di Maria SS. ma del Carmine,
avvenuta nel 1823, va inquadrata in un contesto storico particolare, non
solo a livello locale ma anche in tutto il resto del Regno di Napoli, in
cui emergeva in alcuni cittadini il bisogno di superare il disagio sociale
e culturale aggregandosi, nel nostro caso, a costituire un gruppo laicoreligioso-devozionale,
sempre sotto l’egida della Chiesa locale.
Ricordiamo che “il decennio (francese) che andò dal 1806 al 1815 non fu
un periodo negativo per il regno di Napoli se si vuole esaminarlo obiettivamente”
(2). Vi fu la trasformazione in disegni di legge di tutti i piani
della ricostruzione civile, amministrativa, finanziaria nonché di quelli
riguardanti l’eversione della feudalità. Va, tuttavia, detto anche che a
Napoli, in questo periodo 1806/1808, fu decretata la soppressione dei
monasteri appartenenti a molti ordini religiosi, presenti nel Regno di
1) Una divisa della Confraternita di Maria SS. del Carmine, donata dall’amico Sig. Pietro
Cipriani (defunto) e dal nipote Prof. Roberto Cipriani, è esposta, con quelle delle altre
otto operanti a Cerignola, nel Settore delle Confraternite, presso il Museo Etnografico
Cerignolano (1979). Dono degli stessi sono, anche, alcune piastre metalliche ed il volume
Regole della Congregazione di Maria SS. del Carmine di Cerignola, Cerignola, 1911.
2) V. GLEIJESES, Il Regno dei Borboni a Napoli, Napoli, 1981, pp. 213-214.