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Le lapidi<br />

Le lapidi murate all’esterno del sacro edificio sono cinque. Due sulla<br />

facciata – la più piccola e più antica, datata 1718, che ricorda la data della<br />

costruzione del portale o i restauri fatti eseguire dal Duca di Bisaccia<br />

Francesco Pignatelli – e la seconda, sul cornicione:<br />

Al Sacro Cuore di Gesù – Cerignola esultante – solennemente consacrata - 1°<br />

novembre 1927<br />

La consacrazione fu voluta da mons. Giovanni Sodo. In tutte le chiese<br />

si svolse un triduo solenne, poi, dal Duomo ancora in costruzione,<br />

si snodò la processione eucaristica a cui parteciparono clero, autorità,<br />

confraternite e associazioni. In piazza Carmine dopo la lettura dell’atto<br />

di consacrazione, fu scoperta la lapide, mentre i giovani del Circolo<br />

San Luigi cantarono l’inno scritto per l’occasione dal maestro Francesco<br />

Pisano: Gesù che sei dei secoli – Gran Re trionfatore – e Te fedeli i popoli<br />

– acclamano Signore – volgi il Tuo sguardo fulgido – su questa tua città. E’<br />

Cerignola – che al Tuo gran Cuore – oggi consacrasi con fede e amor!<br />

Seguirono la benedizione salutata dal suono festoso delle campane e<br />

da 21 colpi di bombe carta, il discorso del canonico teologo don Sergio<br />

Di Gioia, il canto del Te Deum e il giorno successivo il pellegrinaggio<br />

al cimitero.<br />

Le altre lapidi riguardano eventi storici e furono collocate sulla parete<br />

esterna che si affaccia su corso Garibaldi, solo per la posizione centrale<br />

della chiesa. La prima venne murata, nel 1913, su richiesta del Comitato<br />

per le feste Costantiniane, firmata dall’Arciprete Michele Izzi, a ricordo<br />

del 16° centenario della libertà della Chiesa, avutasi con l’editto di Costantino,<br />

Imperatore nell’anno 313. Ciò comportò un’aspra polemica tra<br />

autorità religiose e anticlericali cerignolani infatti doveva essere scoperta<br />

il 30 marzo 1913, ma una denunzia all’autorità giudiziaria fece slittare<br />

la cerimonia al 13 aprile per permettere la correzione del settimo rigo<br />

della lapide. Questo il testo:<br />

Libertà della Chiesa – riaffermante - nelle oppressioni, nelle lotte e nel sangue<br />

– più sacri i suoi diritti e luminosi i suoi trionfi. Nel XVI centenario dell’editto<br />

costantiniano – auspicando nuove vittorie – pace cristiana – Cerignola cattolica<br />

– addì 23 marzo 1913.<br />

A tal proposito, il giornale “L’Ape” del 27 aprile 1913 scriveva: “ […]<br />

Domenica 13 c. ebbe luogo lo scoprimento della lapide marmorea sul muro<br />

esterno della Parrocchia del Carmine, gentilmente concesso per unanime<br />

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