Alta qualità

Sin dal 1973 è abilitato all’avvocatura rotale. Il 9 novembre 1996 mons.
Giuseppe Carata lo nomina Commendatore dell’Ordine Equestre del
Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il 18 ottobre 2003, festa di San Luca
Evangelista, quarto anno dell’episcopato di mons. Felice di Molfetta,
il Presule lo conferma parroco ad tempus, per altri cinque anni.
Infine, non possiamo non parlare di due sacerdoti che per tanti anni
hanno collaborato con il parroco, don Michele Leone e don Orazio
Braschi.
Don Michele Leone nacque a Cerignola il 25 gennaio 1910, in via
Pozzomaggiore 36, a poca distanza dalla chiesa dell’Addolorata. Il padre
Antonio (3.4.1865 - 1.11.1942) era gestore del banco lotto; la madre Raffaella
Arcieri (8.5.1872 - 23.5.1961), stimata maestra di scuola materna. Il
piccolo Michele ricevette il battesimo nella chiesa dell’Addolorata il 20
febbraio 1910 dal coadiutore don Antonio Losurdo, madrina Almerina
Bertazzi.
Frequentò le scuole elementari, fino alla terza classe, presso l’Istituto
delle suore di San Vincenzo, di fronte al Duomo; l’ultimo anno presso la
scuola Carducci, allievo del maestro Raffaele Pensa. Nel 1915 ricevette la
prima comunione, nella chiesa dell’Assunta, da don Antonio Desantis.
Nel 1920, nella chiesa del Carmine, il Vescovo mons. Giovanni Sodo
gli amministrò la Cresima, padrino don Antonio Caradonna. Nello
stesso anno e nella stessa chiesa si svolse la cerimonia di vestizione da
seminarista. Studiò dal 1920 al 1925 ad Ascoli Satriano: di lì, nel 1926,
passò al Pontificio Seminario Romano al Laterano, rimanendovi fino al
1934, conseguendo la laurea in Teologia e Filosofia, discutendo la tesi
di laurea su un argomento di Medicina Pastorale.
L’8 dicembre 1932 ricevette l’Ordinazione Sacerdotale dal Vescovo
mons. Vittorio Consigliere, nella Chiesa Madre: “[…] erano presenti tutti
del Rev.mo Capitolo, alcuni molto Rev.di Parroci, diversi Rev.di Sacerdoti,
i genitori, i germani, parenti ed amici dell’Ordinando, nonché una folla di
fedeli commossi per lo svolgimento del sacro rito e per onorare un novello
sacerdote. Cantato il Vangelo, Sua Eccellenza pronunziò eloquenti e sentite
parole, svolgendo il dotto e tenero concetto di due Madri e due Sacerdoti,
cioè la Madre Celeste e l’eterno Sacerdote Gesù Cristo e la Madre Chiesa e il
novello Sacerdote. Tutto si svolse con la massima gravità ed ordine. Alle ore
18 il Novello Unto, dopo il canto del Te Deum, diede la solenne benedizione
eucaristica nella chiesa parrocchiale del Carmine, ove egli aveva preso l’abito
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