Alta qualità

poggerà su un massetto di cls elasticizzato su sottostante vespaio areato.
L’areazione del vespaio si otterrà con la formazione di adeguati cunicoli
perimetrali con prese d’aria all’esterno. La scelta dei materiali e del loro
assemblaggio nel disegno di progetto è scaturito dalla presenza cospicua
di rivestimenti superficiali lapidei con prevalenza di carrara bianco e
verde alpi, aggiunti nel tempo. Stante l’impossibilità di rimozione di
detti elementi lapidei, per motivi d’ordine economico ed affettivi da
parte della comunità parrocchiale, che riporterebbero lo stato “quo
ante” dei rivestimenti originari, la scelta progettuale è stata orientata
verso la ricerca di un’omogeneità complessiva proponendo, quindi, un
pavimento che riassuma ed esalti connotazioni semantiche e cromatiche
già presenti nel tempio. La finitura superficiale sarà effettuata in marmo
carrara extra, grigio bardiglio e verde alpi dello spessore di cm. 3. Il carrara
verrà impiegato prevalentemente per rivestire le due navate laterali
e parte della navata centrale, con l’esclusione di una corsia centrale e
uno spazio antistante detta corsia, immediatamente a ridosso l’ingresso
della chiesa. Il grigio bardiglio verrà prevalentemente impiegato per
rivestire gli intercolumni e nella composizione dei disegni che formano
la corsia centrale, unitamente agli altri due marmi. Il verde alpi verrà
impiegato, come si diceva, nella corsia centrale, nella zona a ridosso
l’ingresso, sul presbiterio e nel contornare tutti i muri e i pilastri.
3) Come accennato il disegno si articola in due tipologie differenti: uno
semplice a vela nelle due navate laterali e in parte della navata centrale
ed uno più articolato nella corsia centrale, nello spazio antistante detta
navata e sul presbiterio. Detta corsia, larga m 1,40, è composta dai tre
marmi sopramenzionati i quali descrivono un motivo a “cassettoni”
con il bardiglio a formare come un’ombra proiettata dalle nervature di
detto cassettonato. Si è voluto, in questo modo, citare il cassettonato
esistente nella chiesa presente nella navata centrale.
4) La pavimentazione di fondo verrà impreziosita con l’inserimento
di elementi policromi musivi, quale motivo di distacco tra ambienti
diversi.
5) Gli impianti tecnologici verranno eseguiti nel pieno rispetto delle
normative vigenti. L’impianto termico verrà realizzato a pavimento
mediante una conduttura a serpentina annegata in un massetto di cls.
La caldaia, funzionante a gas metano verrà posta sulla copertura della
sacrestia in modo da ridurre i rischi di incidenti. L’impianto elettrico,
infine sarà adeguato alla normativa C.E.I., utilizzando materiali con