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Napoli con la confisca dei beni ecclesiastici (3), la dispersione dei beni<br />

culturali (tra questi l’enorme patrimonio librario e cartaceo, con documenti<br />

utili per ricostruire la storia di tante città). Ma, al di là di questi<br />

aspetti materiali, colpisce l’aspetto umano di tanti religiosi costretti, in<br />

modo a volte indegno, ad abbandonare i loro Conventi.<br />

Da molti documenti consultati, relativi alla soppressione dei monasteri<br />

in Cerignola, emerge, anche, il forte disappunto dei cittadini per<br />

questa ingiusta azione da parte dei Francesi sul trono di Napoli. Per<br />

generazioni famiglie facoltose e gente povera avevano trovato come<br />

punto di riferimento spirituale le citate comunità monastiche.<br />

Ma veniamo al 1822, anno in cui parte la decisione di alcuni cittadini<br />

di rifondare la Confraternita del Carmine, la cui presenza è attestata<br />

già nel 1722 (4). Gli stessi chiedono al Vescovo delle Diocesi di Ascoli<br />

Satriano e Cerignola, Mons. Antonio Maria Nappi, l’approvazione sua<br />

e dell’intero Capitolo Cattedrale, installandosi nel contempo nella centralissima<br />

Chiesa del Carmine, che era stata costruita, insieme al Convento,<br />

dai Padri Carmelitani nel 1576 (5). Sia il Vescovo che il Capitolo<br />

Cattedrale, nella riunione tenutasi il 27 ottobre 1822 (6), accettavano.<br />

La copia del verbale della citata riunione viene riportata a termine di<br />

questa relazione, per la prima volta, in forma integrale.<br />

Del resto era la stessa politica che aveva adottato Ferdinando I, Re<br />

delle Due Sicilie dal 1816, prima Ferdinando IV di Borbone come Re di<br />

Napoli e Ferdinando III come Re di Sicilia (7). Un Re molto discusso<br />

e controverso. “[…] Nei confronti della Chiesa fu confermato l’abbandono<br />

dell’anticurialismo, deciso nella prima restaurazione: la pubblica istruzione<br />

tornò saldamente nelle mani degli ordini religiosi; nel 1818 fu sancito un<br />

nuovo Concordato con Roma, che prevedeva, tra l’altro, l’imposizione della<br />

religione cattolica quale religione di Stato […]”(8).<br />

3) Ibid.<br />

4) M. STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI-XX), in AA.VV., Le<br />

confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BRTOLDI LENOCI, Fasano<br />

(Brindisi), 1990, p. 487.<br />

5) M. STUPPIELLO, La Chiesa del Purgatorio, Cerignola C.S.P.C.R., Foggia, 1978, p. 28.<br />

6) ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI (A.S.N.) – MINISTERO INTERNO I<br />

INVENTARIO, fascio 1257, fascicolo 13, cc. 12-14.<br />

7) S. DE MAJO, Ferdinando IV di Borbone – Sessantacinque anni di regno tra<br />

riformismo, rivoluzione e restaurazione, Roma, p. 7.<br />

8) S. DE MAJO, Breve storia del Regno di Napoli – Da Carlo di Borbone all’Unità<br />

d’Italia (1734-1860), Roma, 1996, p. 43.<br />

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