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Il Convento<br />

e la chiesa dei Carmelitani<br />

Nel secolo XVI il borgo antico, per l’incremento della popolazione, iniziò<br />

ad ampliarsi, estendendosi dapprima verso est e poi verso sud. Furono<br />

gli ordini religiosi che orientarono l’espansione in queste direzioni. Essi<br />

avevano un orto e un giardino recintato per soddisfare le necessità di<br />

nutrizione della comunità, e quindi attiravano la popolazione verso<br />

il convento che diventava poi, con la realizzazione di una chiesa, un<br />

luogo di raccoglimento e preghiera. La scelta dei siti era autonoma ma<br />

non casuale, in quanto i conventuali sceglievano zone di transito che<br />

permettessero il controllo del territorio.<br />

A Cerignola si insediarono otto complessi conventuali: nel 1475 gli<br />

Agostiniani presso la chiesa di S. Agostino, nella Terra Vecchia; nel 1501<br />

i Domenicani presso la chiesa di San Domenico al piano delle fosse; nel<br />

1576 i Carmelitani presso l’attuale chiesa; nel 1576 i Servi di Maria presso<br />

la cappella di Santa Maria di Costantinopoli su via Pavoncelli, comunemente<br />

detta di San Biagio perché qui è zelato il culto al Santo; nel 1578<br />

i Gesuiti presso il palazzo del Gesù attiguo alla chiesa del Purgatorio;<br />

nel 1580 gli Antoniani presso la chiesa di Sant’Antonio; all’inizio del<br />

XVII secolo i Trinitari presso la chiesa della SS. Trinità o San Giuseppe;<br />

nel 1613 i Cappuccini presso la chiesa omonima demolita nel 1932 per<br />

far posto alla piazza del Duomo.<br />

Come è stato già scritto, la presenza dei Carmelitani nella nostra<br />

città risale al 1576 secondo lo storico Gabriele Gabrielli, originario di<br />

Cerignola, frate minore cappuccino, citato nell’opera Necrologia dei Frati<br />

Minori della Provincia di Foggia di padre Cipriano da Serracapriola, che<br />

scrive di padre Gabriele da Cerignola, guardiano, custode e ministro<br />

provinciale del Convento di Foggia nel 1641.

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