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venivano investiti delle cariche proprio in questo giorno. E alla mezzanotte<br />
il suono festoso delle campane e lo sparo di calcasse, annunciava<br />
l’inizio del nuovo anno.<br />
Il giorno dell’Epifania poi, durante la messa cantata, a tre preti, al<br />
momento del Gloria in excelsis Deo veniva tirata la stella: dallo spigolo<br />
della cantoria situata sul tamburo d’ingresso, fino alla grotta del presepe,<br />
veniva stesa una fune, sulla quale scorreva una grossa stella, a rappresentare<br />
quella che guidò i Magi, tirata dal sagrestano nascosto dietro<br />
la grotta.<br />
Un altro momento forte erano le Sacre Quarantore, l’esposizione<br />
solenne del Santissimo, appunto, per quaranta ore. Tutti i confratelli,<br />
durante i quattro giorni, tanti ne erano prima, e non tre, come oggi,<br />
tralasciavano i propri impegni per partecipare alla sacre funzioni.<br />
Le quarantore venivano bandite dal banditore pubblico che con il<br />
campanello, girava le vie della città, annunziando il loro svolgimento<br />
…lunedje, martedje, merculidje e giuvedje se tenene i quarantore alla chise<br />
du Carmine, prenutete i seggie, ca se prevede nu sacche de gent…Sulla pala<br />
dell’altare maggiore veniva eretto un ricco trono, con al centro il baldacchino<br />
in legno e oro zecchino, ove veniva esposto il più prezioso<br />
ostensorio, tra centinaia di candele e lampade. L’esposizione avveniva<br />
dopo la messa a tre preti delle 7,30, annunciata dal suono delle campane<br />
e dallo sparo di mortaretti. Ogni ora era segnalata dai tocchi della<br />
campana maggiore. Venivano celebrate in continuazione sante messe<br />
nelle cappelle laterali. A sera il canto del Io credo o Gesù Mio – con gioia e<br />
con contento - che stai nel Sacramento – e qui T’adoro…, cantato da valenti<br />
cantori - confratelli che facevano sfoggio delle loro <strong>qualità</strong> canore, accompagnati<br />
dall’orchestra composta da tre violini, un contrabbasso e<br />
un flauto. Sul pulpito si alternavano i migliori predicatori, e numerosa<br />
era la partecipazione dei fedeli, che, per assicurarsi un posto a sedere,<br />
arrivavano con notevole anticipo e si portavano anche le sedie da casa.<br />
Notevole la partecipazione di fedeli alle Quarantore del 1907, tanto che<br />
fu chiesto l’intervento delle guardie municipali. Nel 1900 era già consuetudine<br />
l’intervento, l’ultimo giorno, della congrega dell’Addolorata,<br />
avendo stretto un gemellaggio con le seguenti clausole: 1) partecipazione<br />
alle processioni del Titolare ed altri 2) partecipazione alla liturgia<br />
dell’ultimo giorno delle quarantore. Il quarto giorno, dopo il sermone,<br />
si preparava la processione: croce, candelieri, lampieri, due turiferari,<br />
uno del Carmine e l’altro dell’Addolorata, il sei mazze, il sacerdote re-<br />
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