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febbraio 2011 - Libertà Civili

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Tabella 2. Saldo migratorio della popolazione straniera. Anni 2005-2009<br />

Saldo migratorio per 1000 residenti<br />

Interno Estero Altro Totale<br />

2005 1,8 105,2 30,3 105,8<br />

2006 4,4 84,7 45,6 95,7<br />

2007 2,9 155,3 26,2 155,0<br />

2008 2,3 128,2 25,7 125,2<br />

2009 2,4 92,2 23,5 84,6<br />

Fonte: elaborazioni su dati Istat<br />

Gli effetti della crisi sulla popolazione migrante<br />

Contributo % delle immigrazioni<br />

alla variabilità<br />

del saldo migratorio (a)<br />

Totale Estero<br />

2005-2006 44,0 101,2<br />

2006-2007 68,5 100,5<br />

2007-2008 111,5 96,3<br />

2008-2009 112,4 98,4<br />

(a) L’indicatore rappresenta la % di variazione del saldo migratorio dovuta alla variazione del tasso di immigrazione<br />

La contrazione<br />

di arrivi più<br />

consistente<br />

si è verificata<br />

nel 2009<br />

e nella<br />

prima metà<br />

del 2010.<br />

Decisamente<br />

più contenuta<br />

la crescita<br />

delle<br />

provenienze<br />

dalla Romania,<br />

dall’Albania<br />

e in generale<br />

dai Paesi<br />

dell’Est Europa<br />

i flussi derivanti dai registri anagrafici, declinati secondo la tipologia<br />

interno/estero. Considerando il bilancio anagrafico dei cittadini<br />

stranieri nel quinquennio 2005-2010 si coglie un sensibile calo<br />

del saldo migratorio per 1000 residenti, in particolare per la<br />

componente che riguarda gli scambi con l’estero, per la quale<br />

si registra già nel 2008 una diminuzione pari a oltre 25mila unità<br />

che diventano oltre 95mila nel corso del 2009. Una tale variazione,<br />

come risulta evidente dalla parte destra della tabella 2, è quasi<br />

completamente attribuibile alla diminuzione delle immigrazioni:<br />

tale variazione ha un peso pari al 98%, mentre l’aumento delle<br />

emigrazioni verso l’estero ha un impatto del tutto residuale.<br />

Alla luce di quest’ultima considerazione, se si considerano le<br />

più recenti risultanze del movimento anagrafico della popolazione<br />

residente in Italia relativo alla prima metà del 2010 e tenendo<br />

conto che i flussi di iscrizione dall’estero derivano quasi esclusivamente<br />

da quelli degli stranieri (la quota delle iscrizioni<br />

dall’estero di stranieri sul totale delle iscrizioni dall’estero è<br />

stata mediamente pari al 91% nel quinquennio 2005-2009), si<br />

notano ulteriori segnali di rallentamento, nel primo e nel secondo<br />

trimestre del 2010.<br />

In definitiva, dunque, almeno con riferimento alla dinamica<br />

dei flussi complessivi dall’estero si osserva un calo piuttosto<br />

consistente nel 2009 e nella prima metà del 2010.<br />

Per quanto riguarda l’eventuale effetto selettivo rispetto<br />

alle caratteristiche dei migranti, i dati ufficiali ci consentono<br />

qualche considerazione in merito alla provenienza. Per le<br />

nazionalità più consistenti, Romania e Albania è evidente, nel<br />

corso del 2009, un deciso contenimento della crescita. Vale la<br />

pena di osservare come tale andamento sia generalizzato a tutte<br />

le provenienze dell’Est Europa, talvolta anche con variazioni<br />

<strong>2011</strong> gennaio-<strong>febbraio</strong><br />

Labor<br />

libertàcivili<br />

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