febbraio 2011 - Libertà Civili
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Il progetto<br />
R.E.T.E.<br />
prevede<br />
assistenza<br />
legale<br />
e una ricerca<br />
sulla<br />
discriminazione<br />
ed è effettuato<br />
con il<br />
finanziamento<br />
del<br />
dipartimento<br />
delle Pari<br />
opportunità<br />
La Rete G2, seconde generazioni<br />
Progetto R.E.T.E.<br />
(Rows Emergencies and Teen Empowerment).<br />
Dal 2010 e fino a ottobre del <strong>2011</strong> la Rete G2 ha attivato<br />
il Progetto R.E.T.E., che prevede un’assistenza legale e una<br />
ricerca sulla discriminazione, ed è effettuato in collaborazione<br />
con Asgi (Associazione per gli studi giuridici e sull’immigrazione)<br />
e Save the children, con il contributo dell'Unar (Ufficio nazionale<br />
antidiscriminazioni razziali) e il finanziamento del dipartimento<br />
Pari opportunità.<br />
R.E.T.E. è un progetto che si propone di diffondere una cultura<br />
di pacifica convivenza nella società italiana attraverso una<br />
maggiore conoscenza del fenomeno della discriminazione nei<br />
confronti dei figli di immigrati da parte della società e delle<br />
istituzioni; la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di discriminazione<br />
nei confronti dei figli di immigrati; il rafforzamento<br />
della consapevolezza circa le facoltà inerenti all’esercizio dei<br />
diritti fondamentali di cittadinanza da parte dei figli di immigrati.<br />
I beneficiari diretti del Progetto R.E.T.E. sono le seconde<br />
generazioni, e per quanto riguarda l’attività di ricerca è rivolto<br />
soprattutto alle istituzioni competenti e alla società civile. Le<br />
istituzioni avranno maggiori informazioni riguardo al fenomeno<br />
della discriminazione e potranno di conseguenza individuare<br />
le soluzioni più appropriate per contrastare l’insorgenza e la<br />
diffusione di episodi e pratiche di discriminazione, intolleranza<br />
e razzismo, rimuovendo le barriere che accentuano il fenomeno<br />
per garantire la completa integrazione nel tessuto sociale delle<br />
seconde generazioni italiane.<br />
L’idea di questo progetto è nata dalla necessità di dare alle<br />
seconde generazioni uno strumento pratico per “districarsi”<br />
nella giungla della burocrazia italiana. Mentre tarda ad arrivare<br />
la riforma della legge 91/1992, nel frattempo le seconde generazioni<br />
crescono e al compimento dei 18 anni (sono all’incirca tra<br />
i 40mila e i 50mila i figli di immigrati che ogni anno raggiungono<br />
la maggiore età) si ritrovano a dover affrontare un serie di<br />
problemi che riguardano la sfera del lavoro, della salute,<br />
dell'istruzione ecc.<br />
La ricerca sulla discriminazione. È volta a raccogliere le esperienze<br />
di discriminazione diretta e indiretta che colpiscono le seconde<br />
generazioni nel passaggio dal mondo della scuola al mondo<br />
del lavoro. È una ricerca peer-to-peer, infatti i rilevatori sono<br />
seconde generazioni che fanno parte della Rete G2. Il target<br />
è quello dei giovani tra i 17 e i 20 anni ancora iscritti a scuola<br />
ogià diplomati.<br />
<strong>2011</strong> gennaio-<strong>febbraio</strong><br />
Dialogo Insieme interculturale<br />
libertàcivili<br />
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