febbraio 2011 - Libertà Civili
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Labor<br />
libertàcivili<br />
126<br />
Gli effetti della crisi sulla popolazione migrante<br />
Al Nord<br />
diminuiscono<br />
i miglioramenti,<br />
al Sud<br />
aumentano i<br />
peggioramenti<br />
delle<br />
condizioni<br />
lavorative<br />
<strong>2011</strong> gennaio-<strong>febbraio</strong><br />
risulterebbero più sensibili alle variazioni delle condizioni<br />
economiche.<br />
Le conseguenze della crisi sui lavoratori stranieri già presenti<br />
sul territorio nazionale, invece, sembrano incidere maggiormente<br />
sulla componente maschile, per la quale si rileva un considerevole<br />
aumento del tasso di disoccupazione che risulta raddoppiato<br />
tra il 2007 e il 2010.<br />
Attraverso l’analisi delle cause di interruzione dei rapporti<br />
lavorativi regolari degli stranieri si osserva, a partire dal 2008,<br />
un netto aumento delle cause peggiorative (licenziamento,<br />
contratto non rinnovato e chiusura azienda) e una altrettanto<br />
forte diminuzione delle cause migliorative (offerta più vantaggiosa).<br />
Nelle aree economicamente più forti del Paese (le province<br />
di Milano e Torino) si tratta soprattutto di una diminuzione di<br />
opportunità di miglioramento mentre per alcune realtà dell’Italia<br />
centrale e meridionale incide maggiormente l’aumento delle cause<br />
peggiorative.
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