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febbraio 2011 - Libertà Civili

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Primo Piano<br />

libertàcivili<br />

34<br />

Il percorso d’inclusione dei giovani stranieri in Italia<br />

La migrazione significa<br />

anche un investimento<br />

dei genitori sui figli<br />

all’interno di un progetto<br />

di miglioramento<br />

delle condizioni di vita<br />

<strong>2011</strong> gennaio-<strong>febbraio</strong><br />

di seconda generazione, che rischia di attribuire un’eccessiva<br />

capacità esplicativa al luogo di nascita dei genitori.<br />

3. Infine, la migrazione della famiglia, che si traduce in vissuti,<br />

esperienze, eredità e risorse a disposizione, assume un ruolo<br />

centrale nella costruzione di uno specifico ethos familiare,<br />

orientato al sacrificio, al riscatto, alla promozione e alla<br />

ricerca di migliori opportunità per i figli, a livello economico,<br />

formativo, lavorativo.<br />

La migrazione nella storia delle diverse generazioni assume<br />

il significato di un investimento dei genitori sui figli all’interno di<br />

un progetto di miglioramento delle condizioni di vita, di realizzazione,<br />

di mobilità sociale per l’intera famiglia. Le aspirazioni<br />

sono un elemento chiave di spiegazione del percorso delle<br />

famiglie immigrate e dei loro figli (Kao, Tienda, 1998): esse sono<br />

prodotte all’interno della famiglia, in cui il processo educativo<br />

si attua a partire da un bilancio delle esperienze passate e<br />

presenti, individuali e collettive dei suoi<br />

membri. I genitori immigrati manifestano, in<br />

genere, aspirazioni elevate e le loro ambizioni<br />

si traducono nel sostenere e richiedere<br />

ai figli impegno e perseveranza nella scuola:<br />

gli scambi tra generazioni (e la non totale<br />

coincidenza tra aspettative dei genitori,<br />

percorsi effettivi e aspirazioni dei figli)<br />

testimoniano che, però, la trasmissione non<br />

avviene in forma lineare e senza intoppi (Brinbaum, 2005).<br />

È principalmente l’istruzione a rappresentare l’investimento<br />

più rilevante per il giovane e per il suo gruppo familiare, in quanto<br />

costituisce una chiave per la mobilità sociale (Santagati, 2010).<br />

Tuttavia, l’impegno dei genitori nel far acquisire ai figli credenziali<br />

in grado di renderli autonomi e farli aspirare a un miglioramento<br />

socio-economico rischia di mettere in luce il fallimento della<br />

prima generazione di migranti e di non trovare una corrispondenza<br />

nelle reali opportunità a disposizione dei loro figli: se l’istruzione<br />

è effettivamente un fattore importante per spiegare gli esiti<br />

occupazionali degli individui, le ricerche sociologiche hanno<br />

confermato che altri fattori, tra cui il genere, la provenienza<br />

familiare, l’origine nazionale, hanno un peso complessivamente<br />

non inferiore a quello dell’istruzione (Colombo, Santagati, 2010).<br />

In conclusione, se la migrazione familiare può essere considerata<br />

un elemento di fragilità e un punto di debolezza nei<br />

percorsi biografici dei giovani stranieri, che può limitare o<br />

ostacolare i loro percorsi in Italia, essa può essere vista nello

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