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Schede dei funghi e tartufi AMINT - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo

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superficie periferica del cappello si presenta sinuosa, il bordo estremo è regolare con margine per<br />

lungo tempo ripiegato verso l'interno, normalmente il pileo è asciutto salvo un certa untuosità<br />

presente in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà atmosferica, policromo, da biancastro a brunastro più o meno scuro,<br />

spesso anche con tonalità grigiastre, segnato da decorazioni <strong>di</strong> varia natura, fibrille longitu<strong>di</strong>nali e<br />

guttule.<br />

Lamelle<br />

Profondamente decorrenti sul gambo, abbastanza fitte e <strong>di</strong> scarso spessore, il margine estremo si<br />

presenta <strong>di</strong>scontinuo, irregolare, i cromatismi più <strong>di</strong>ffusi sono segnati dal bianco, dal grigio e dal<br />

crema, più o meno miscelati e soffusi, verso la parte esterna del cappello si apprezza la presenza <strong>di</strong><br />

numerose lamellule.<br />

Gambo<br />

4÷10×1÷3 cm; rettilineo, solido come in tutti i <strong>funghi</strong> ad ecologia lignicola, spesso decentrato, in<br />

alcuni casi ripiegato, ampio all'attaccatura, tende ad assottigliarsi verso il piede; biancastro, presenta<br />

macule rugginose e riflessi ocracei, decorato con fiocchi miceliari al piede.<br />

Carne<br />

Can<strong>di</strong>da, compatta, resistente ed elastica, sapore gradevole e dolciastro, odore fungino con lievi<br />

tonalità farinacee, sana e raramente attaccata dalle larve.<br />

Habitat<br />

Il suo habitat privilegiato è quello dell'area me<strong>di</strong>terranea più meri<strong>di</strong>onale del territorio italiano, in<br />

particolare nel sud del paese e nelle isole, si sviluppa nei pascoli planiziali delle pecore e negli<br />

incolti, associandosi a molti generi della famiglia Apiaceae: Eryngium spp. var. eryngii), Ferula<br />

communis var. ferulae), Thapsia garganica (var. thapsiae) ed Elaeoselinum asclepium subsp.<br />

asclepium (var. elaeoselinii).<br />

Microscopia<br />

Fungo leucosporeo, spore che all'esame si presentano regolari e lisce, non amiloi<strong>di</strong>, da ellissoidali a<br />

subcilindracee, 10÷13×4÷6 µm.<br />

Commestibilità o Tossicità<br />

Si tratta <strong>di</strong> uno <strong>dei</strong> <strong>funghi</strong> più apprezzati in assoluto, eccellente commestibile, viene ricercato con<br />

intensità e risulta preferito a qualsiasi altra specie nei territori meri<strong>di</strong>onali <strong>di</strong> crescita, esistono anche<br />

numerose coltivazioni artificiali <strong>di</strong> questa specie sia a carattere industriale che amatoriale.<br />

Osservazioni<br />

I siti <strong>di</strong> nascita sono generalmente munifici <strong>di</strong> costanti produzioni nei due perio<strong>di</strong> stagionali <strong>di</strong> nascita,<br />

quello autunnale e quello primaverile (in particolare per la var. ferulae e la var. thapsiae).<br />

Nascendo a grappolo, a ventagli sovrapposti, la raccolta avviene attraverso la recisione alla base del<br />

gambo degli esemplari maturi, in questo modo si preservano per la successiva crescita tutti i soggetti<br />

immaturi presenti nello stesso contesto produttivo.<br />

Somiglianze e Varietà<br />

Oltre al P. eryngii più <strong>di</strong>ffuso e noto (P. eryngii var. eryngii), sono presenti in letteratura numerose varietà,<br />

oggetto negli ultimi anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e verifiche approfon<strong>di</strong>te anche a carattere genetico.Strettamente legato a<br />

Ferula communis, nasce la var. ferulae, che si caratterizza per <strong>di</strong>mensioni maggiori, anche 25÷30 cm <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ametro del pileo, per cromatismi più tenui e <strong>di</strong>luiti, per uno sviluppo decisamente slanciato, con cappello<br />

spesso fortemente depresso e per il pileo fratto, areolato, con con<strong>di</strong>zione atmosferica <strong>di</strong> siccità.<br />

Scheda <strong>di</strong> proprietà dell'<strong>AMINT</strong> realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CSM Amint

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