396 Giancarlo Fatigati spazio <strong>di</strong> cielo; figure <strong>di</strong>stribuite in grandezza nei primi piani, <strong>di</strong>sposte secondo schemi geometrici ± a cerchio, triangolo, su due quinte ± (fig. 18). ± Costruzione architettonica imponente sul primo piano, non prospettica, con in basso un gruppo piuÁ o meno fitto <strong>di</strong> figure (fig. 19). L'adozione <strong>del</strong>lo stesso tipo <strong>di</strong> composizioni rivela una certa povertaÁ <strong>di</strong> mezzi espressivi, arricchita solo parzialmente in alcune scene dal rimescolamento <strong>dei</strong> tre schemi principali; d'altra parte il proce<strong>di</strong>mento combinatorio <strong>del</strong>la tecnica si presta sin dalle sue origini <strong>alla</strong> ripetizione e rielaborazione schematica <strong>di</strong> alcune soluzioni 42 . Altro aspetto che orienta ancora sul versante olivetano la serie <strong>di</strong> pannelli in questione eÁ l'utilizzo <strong>di</strong>ffuso <strong>del</strong>le coloriture; nonostante i rimaneggiamenti e le rasature sono ancora presenti numerosi tasselli colorati, <strong>di</strong> cui molti con un mordente verde 43 . Volendo tuttavia circostanziare il confronto tra i pannelli intarsiati <strong>dei</strong> dossali <strong>del</strong> <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> <strong>padri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> e alcune soluzioni <strong>del</strong>la bottega <strong>di</strong> fra Giovanni da Verona bisogna <strong>di</strong> nuovo considerare il <strong>coro</strong> <strong>di</strong> San Michele in Bosco a Bologna, terminato nel 1521 da fra Raffaele da Brescia. Vi sono in questi cori alcuni intarsi lignei dall'impostazione molto simile: in una tarsia prospettica <strong>di</strong> Bologna e in due scene <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> (fig. 15, 19, 20), GesuÁ tra i dottori e La cacciata dal tempio, vi eÁ raffigurata una facciata <strong>di</strong> chiesa, con alta navata centrale e due basse navate laterali, <strong>di</strong>stribuita simmetricamente, con tre porte, due oculi sulle navate e un rosone centrale; un pavimento a riquadri scalato in prospettiva recu<strong>per</strong>a il primo piano. In entrambe i casi la chiesa eÁ ottenuta con un legno scuro, ± probabilmente noce ± ed eÁ sormontata centralmente da 42 Con questa procedura, <strong>di</strong>sponendo specularmente le stesse porzioni <strong>di</strong> tarsia, sono state ottenuti a <strong>Padula</strong> alcuni decori a fiorami stilizzati, molto in uso nella tarsia fiorentina <strong>del</strong> primo Quattrocento (Lavanda <strong>dei</strong> pie<strong>di</strong>, Nozze <strong>di</strong> Cana). 43 Anche la serie <strong>di</strong> tarsie relativa al bancone con<strong>di</strong>vide questa caratteristica. Una riconosciuta prerogativa <strong>di</strong> Giovanni da Verona rispetto ai suoi contemporanei eÁ l'utilizzo <strong>del</strong>le tinture <strong>dei</strong> legni; Vasari fece ad<strong>di</strong>rittura risalire al frate olivetano l'invenzione <strong>del</strong>le tecniche <strong>di</strong> coloritura. La letteratura piuÁ recente riscontra tuttavia la presenza <strong>di</strong> tasselli tinti giaÁ nelle tarsie <strong>del</strong> secondo Quattrocento veneto ad o<strong>per</strong>a <strong>dei</strong> fratelli Lorenzo e Cristoforo Len<strong>di</strong>nara. E<strong>di</strong> Baccheschi, L'intarsio ligneo, inLe tecniche artistiche, a cura <strong>di</strong> Corrado Maltese, Milano 1973, pp. 384-385. Alcuni tasselli tinti <strong>di</strong> verde sono anche nelle tarsie <strong>del</strong>la sagrestia <strong>del</strong>le Messe <strong>del</strong> Duomo <strong>di</strong> Firenze realizzate da Giuliano da Maiano e Giovanni <strong>di</strong> Gaiole degli anni Sessanta <strong>del</strong> XV secolo; M. Haines, op. cit., pp. 138-143, tav.XIX.
<strong>Il</strong> <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> <strong>padri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> Fig. 18 - Tarsia <strong>dei</strong> dossali su<strong>per</strong>iori: <strong>Il</strong> battesimo <strong>di</strong> GesuÁ. 397