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Il coro dei padri di Padula. Avvio alla conoscenza del manufatto, per ...

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<strong>Il</strong> <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> <strong>padri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padula</strong><br />

vento. Molti conversi che <strong>di</strong>mostravano apprezzabili capacitaÁ artigianali<br />

venivano inviati in altre certose <strong>per</strong> espletarvi incarichi lavorativi<br />

46 . L'impegno e le energie che portavano <strong>alla</strong> progettazione<br />

e <strong>alla</strong> realizzazione <strong>di</strong> un <strong>coro</strong> intarsiato non era argomento <strong>di</strong> poco<br />

conto, probabilmente <strong>di</strong>scusso e approvato anche dal capitolo generale.<br />

Sembrerebbe piuÁ che plausibile dunque immaginare una<br />

serie <strong>di</strong> scambi e <strong>di</strong> consigli tra Pavia e <strong>Padula</strong> nella realizzazione<br />

<strong>del</strong> <strong>coro</strong> campano, le due certose si trovarono ad affrontare il gravoso<br />

impegno in un <strong>per</strong>iodo contingente <strong>di</strong> anni.<br />

A partire almeno da Lenormant nel 1883 gli stu<strong>di</strong>osi hanno<br />

spesso ravvisato, ad una lettura generale <strong>del</strong>le tarsie <strong>di</strong> <strong>Padula</strong>,<br />

un'impronta umbra. Antonia D'Aniello citava il filone umbro-romano<br />

presente in Campania e giaÁ avvezzo a Perugino e Pinturicchio.<br />

Porzio infine scrive <strong>di</strong> «grafismi <strong>di</strong> ascendenza umbra, e precisamente<br />

<strong>di</strong> inflessione pinturicchiesca» optando giustamente <strong>per</strong><br />

una <strong>di</strong>fferenziazioni <strong>di</strong> mani tra il <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> conversi e quello <strong>dei</strong><br />

<strong>padri</strong> <strong>del</strong>la stessa Certosa 47 .<br />

La replicata grafia umbra potrebbe rimontare allo stesso Perugino,<br />

all'altezza <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scusse tavolette <strong>per</strong> l'Oratorio <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no,<br />

terminate nel 1473. In questi <strong>di</strong>pinti l'esuberanza <strong>del</strong>le<br />

decorazioni sui partiti architettonici che sovrastano lo spazio, con<br />

piccole figure <strong>di</strong>sposte in gruppi simmetrici o geometrici, appartiene<br />

ad un lessico ancora goticheggiante, inserito <strong>per</strong>oÁ nel nuovo<br />

linguaggio che spirava da Piero <strong>del</strong>le Francesca. A <strong>Padula</strong>, pur in<br />

un forte richiamo <strong>alla</strong> lezione <strong>di</strong> Pinturicchio all'altezza <strong>del</strong>la Libreria<br />

Piccolomini (iniziata nel 1503), ± <strong>per</strong> le grottesche che dalle<br />

lesene inquadrano le scene, i paesaggi ampi con figure, i cieli attraversati<br />

talvolta da qualche uccello, le decorazioni, la presenza<br />

costante <strong>di</strong> architetture, il rapporto tra le architetture e le figure, i<br />

46 M. De Cunzo, V. De Martini, op. cit., pp. 16-17; B.Tromby, op. cit., X, p. 198.<br />

47 F. Lenormant, A travers l'Apulie et la Lucanie, notes de voyage, Paris 1883, pp.<br />

142-143; lo stu<strong>di</strong>oso leggeva un ascendente umbro sulle tarsie <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> e citava<br />

espressamente i «fratelli Donzelli». Sulla controversa e <strong>per</strong> molti versi oscura questione<br />

riguardante Pietro <strong>del</strong> Donzello, giunto da Firenze a Napoli nel 1488 <strong>per</strong> affrescare<br />

i <strong>per</strong>duti affreschi <strong>di</strong> Poggioreale, si veda D. Salvatore, Toscani a Napoli sul<br />

finire <strong>del</strong> Quattrocento. Un <strong>di</strong>pinto su tavola <strong>di</strong> Pietro <strong>del</strong> Donzello, in «Dialoghi <strong>di</strong><br />

Storia <strong>del</strong>l'arte», 8/9, 1999, pp.102-111.<br />

Per i brevi suggerimenti sulla presunta influenza umbra <strong>per</strong> le tarsie <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> si<br />

veda ancora A. D'Aniello, inLa certosa <strong>di</strong> <strong>Padula</strong>, a cura <strong>di</strong> M. De Cunzo,V.De<br />

Martini, Firenze 1985, p.58. G.Porzio, op. cit., p. 45.<br />

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