10.06.2013 Views

Il coro dei padri di Padula. Avvio alla conoscenza del manufatto, per ...

Il coro dei padri di Padula. Avvio alla conoscenza del manufatto, per ...

Il coro dei padri di Padula. Avvio alla conoscenza del manufatto, per ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Il</strong> <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> <strong>padri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padula</strong><br />

una ban<strong>di</strong>era o una croce. Sulla chiesa, che chiude in entrambe i<br />

casi l'orizzonte, un luminoso e ampio cielo eÁ realizzato con l'applicazione<br />

<strong>di</strong> un grande tassello <strong>di</strong> legno chiaro; a Bologna eÁ scan<strong>di</strong>to<br />

in profon<strong>di</strong>taÁ da una successione <strong>di</strong> nuvolette <strong>di</strong> grandezza scalare.<br />

L'idea <strong>di</strong> rappresentazione spaziale tra le due tarsie eÁ la stessa, e<br />

sfrutta una stessa tipologia architettonica.<br />

I riscontri fin'ora esposti sembrerebbero condurre la serie <strong>di</strong><br />

tarsie in questione in una <strong>di</strong>rezione culturale <strong>di</strong> stampo nord-italiano,<br />

generata forse nella scia lasciata dalle ``botteghe'' <strong>di</strong> fra Giovanni<br />

da Verona, ma sviluppatasi in <strong>di</strong>versi centri <strong>del</strong>la pianura<br />

Padana, in area veneta, emiliana e in parte lombarda. In quest'area,<br />

un certo gusto <strong>del</strong>l'intaglio simile a <strong>Padula</strong> eÁ possibile forse<br />

cogliere nel <strong>coro</strong> <strong>di</strong> San Petronio a Bologna, realizzato da Agostino<br />

de Marchi tra il 1467 eil1477; i due cori sembrano con<strong>di</strong>videre il<br />

turgore e la sovrabbondanza <strong>dei</strong> temi vegetali che si attorcigliano<br />

all'interno <strong>dei</strong> pannelli traforati che separano le sedute sopra i<br />

braccioli. <strong>Il</strong> nome <strong>di</strong> Agostino de Marchi rientra tuttavia con maggior<br />

concretezza in un <strong>di</strong>scorso sul giro certosino <strong>di</strong> intarsiatori, <strong>di</strong><br />

cui fecero sicuramente parte due suoi figli, Pantaleone, giaÁ ricordato<br />

<strong>per</strong> il <strong>coro</strong> <strong>del</strong>la Certosa <strong>di</strong> Pavia, e Biagio che alcuni decenni<br />

dopo lavoroÁ alle tarsie <strong>del</strong>la Certosa <strong>di</strong> Bologna 44 .<br />

Mentre a Pavia i monaci certosini erano impegnati, tramite il<br />

loro priore, nel risolvere la questione <strong>del</strong> <strong>coro</strong>, che portoÁ <strong>alla</strong> sostituzione<br />

<strong>del</strong> modenese Bartolomeo de Poli con Pantaleone de Marchi,<br />

± dopo che lo stesso priore aveva cercato <strong>di</strong> ottenere fra Giovanni<br />

da Verona ± a <strong>Padula</strong> era priore un professo <strong>di</strong> Pavia, Martino<br />

d'Allo<strong>di</strong>o, priore nel 1491 e nel 1492 45 . Anche durante il doppio priorato<br />

<strong>di</strong> Pietro Paolo Lumbolo da Gaeta (1486-1491 e 1493-1507), sotto<br />

cui furono terminati materialmente entrambe i cori <strong>di</strong> <strong>Padula</strong>, i<br />

rapporti con Pavia furono certamente garantiti da Ugo Cacheranis,<br />

giaÁ priore a Pavia. Alcuni priori <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> inoltre, nel <strong>per</strong>iodo in<br />

questione furono anche <strong>padri</strong> visitatori <strong>del</strong>le ``province certosine''<br />

<strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a e Toscana. <strong>Il</strong> capitolo generale, a cui partecipano tutti<br />

i priori, si riuniva annualmente, ma le comunicazioni tra le certose,<br />

e nel particolare tra Pavia e <strong>Padula</strong>, non si limitavano a quell'e-<br />

44 M. Ferretti, op. cit., p. 559 n. 10.<br />

45 C. Restaino, op. cit., p. 91 ha ipotizzato una possibile progettazione <strong>del</strong> <strong>coro</strong><br />

negli anni <strong>del</strong> priorato <strong>di</strong> Martino d'Allo<strong>di</strong>o. A. Sacco, La Certosa <strong>di</strong> <strong>Padula</strong> <strong>di</strong>segnata,<br />

descritta e narrata su documenti ine<strong>di</strong>ti, II, Roma 1914, pp.47-48.<br />

399

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!