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Il coro dei padri di Padula. Avvio alla conoscenza del manufatto, per ...

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418 Giancarlo Fatigati<br />

mensoloni, chiude in alto il <strong>coro</strong>. I mensoloni, intagliati a volute<br />

floreali, in linea con le paraste ai lati degli stalli, <strong>del</strong>imitano i cieli<br />

a conchiglia <strong>del</strong>le nicchie a co<strong>per</strong>tura degli stalli. Sul fregio continuo<br />

sono intagliati ad altorilievo serafini e racemi dorati su fondo<br />

blu oltremare. La cornice, <strong>di</strong>stribuita in quattro fasce, eÁ intagliata a<br />

dentelli, ovoli e foglie stilizzate rivolte verso l'alto.<br />

Sulla porta d'ingresso, in alto, la teoria <strong>di</strong> cittaÁ turrite giaÁ citata.<br />

Nel 2006 il Laboratorio <strong>di</strong> Restauro <strong>del</strong>le O<strong>per</strong>e e <strong>dei</strong> Manufatti<br />

in Legno <strong>del</strong> Suor Orsola Benincasa ha iniziato una campagna <strong>di</strong><br />

ricognizione sui cori intarsiati napoletani, prendendo le mosse da<br />

una indagine svolta <strong>per</strong> conto <strong>del</strong>la Soprintendenza <strong>di</strong> Salerno incentrata<br />

sul <strong>coro</strong> <strong>dei</strong> <strong>padri</strong> <strong>di</strong> <strong>Padula</strong>. Con una <strong>conoscenza</strong> piuÁ puntuale<br />

<strong>dei</strong> manufatti conservati, l'obiettivo sotteso e <strong>per</strong>seguito mira<br />

a sensibilizzare l'attenzione degli stu<strong>di</strong>osi e incentivare un'azione <strong>di</strong><br />

tutela piuÁ incisiva <strong>di</strong> quanto non sia stato fatto fin'ora. Le conseguenze<br />

sono sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti i piuÁ sensibili osservatori: stato <strong>di</strong><br />

conservazione fatiscente <strong>di</strong> molte o<strong>per</strong>e; furti che hanno decimato e<br />

mutilato numerosi cori su tutto il territorio meri<strong>di</strong>onale; cori lignei<br />

intagliati, e a volte anche intarsiati, completamente sconosciuti agli<br />

stu<strong>di</strong> e magari anche ai cataloghi <strong>del</strong>le soprintendenze 57 .<br />

La campagna conoscitiva promossa ha intanto acquisito e pre<strong>di</strong>sposto<br />

una metodologia o<strong>per</strong>ativa che ha dato i primi frutti, esposti<br />

giaÁ a <strong>Padula</strong> nel 2006, annoverando tra l'altro l'imminente <strong>di</strong>scussione<br />

<strong>di</strong> una tesi <strong>di</strong> laurea triennale in Diagnostica e Restauro<br />

che, oltre alle indagini d'archivio e alcune documentazioni <strong>di</strong> restauro<br />

ha sviluppato un preliminare e imprescin<strong>di</strong>bile lavoro grafico<br />

<strong>di</strong> rilievo metrico.<br />

La molteplicitaÁ <strong>del</strong>la ricerca si scontra e confronta con una serie<br />

innumerevole <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne conservativo e con l'altrettanto<br />

numerosa serie <strong>di</strong> restauri, rifacimenti, aggiunte, ripristini, ricostru-<br />

57 Tra i tanti esempi va innanzitutto rilevato il pessimo stato <strong>di</strong> conservazione in<br />

cui versa il <strong>coro</strong> absidale <strong>di</strong> Monteoliveto a Napoli. I casi meno noti agli stu<strong>di</strong> sono in<br />

ben piuÁ drammatiche e irreversibili con<strong>di</strong>zioni; come nel caso <strong>di</strong> un <strong>coro</strong> cinquecentesco<br />

nella collegiata <strong>di</strong> Angri, i cui pannelli intarsiati sono stati tutti trafugati. Non<br />

sono passati molti anni da quando in un buio ambiente <strong>del</strong>la chiesa <strong>dei</strong> Santi Apostoli a<br />

Napoli molte parti <strong>di</strong> un <strong>coro</strong>, probabilmente seicentesco, giacevano totalmente abbandonate<br />

e accatastate in pasto a insetti e umi<strong>di</strong>taÁ . Non risulta che esistano stu<strong>di</strong><br />

significativi neanche sul <strong>coro</strong>, anch'esso <strong>del</strong> XVI secolo, <strong>di</strong> Santa Maria la Nova a<br />

Napoli.

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