VIII LEGISLATURA - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione ...
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Resoconto stenografico / Seduta n.12 del 9/11/2010<br />
Processo Affari istituzionali / Posizione organizzativa individuale. Lavori d’Aula<br />
108<br />
Palazzo Cesaroni<br />
Piazza Italia, 2 - PERUGIA<br />
www.consiglio.regione.umbria.it<br />
ATTI CONSILIARI IX <strong>LEGISLATURA</strong><br />
si dice “considerato che nel frattempo le sopravvenute difficoltà nel reperimento dei terreni<br />
sui quali effettuare l’utilizzazione agronomica degli epurati in relazione al numero dei capi”<br />
eccetera ha indotto il Sindaco all’ordinanza; ora queste difficoltà sopravvenute guardate<br />
che non sono una cosa che accade così per caso, perché quando un qualunque<br />
imprenditore decide di impiantare un’attività di biodigestione, di qualunque genere sia<br />
questa biodigestione, deve preventivamente presentare la proprietà o il possesso, diciamo<br />
meglio, in proprietà diretta o in affitto, di un quantitativo di terreno nel quale distribuire il<br />
digestato secondo le proporzioni previste dalla legge. Per cui nel momento in cui uno<br />
viene a perdere questa quantità di terreno smette l’attività, non so se è chiaro, fino a<br />
quando non lo ritrova, quindi non è una questione…, questa è ostativa dell’esistenza<br />
dell’impianto di biogas, almeno nella misura di metri cubi di depurazione che vengono fatti,<br />
perché forse vale la pena di rammentare a tutti noi che un metro cubo di liquami che viene<br />
immesso in un impianto di biogas, esce dall’impianto di biogas, diciamo, a essere molto<br />
bravi, 98 chili di liquami, o anche talvolta 105, 106, 110 a seconda che al liquame è stato<br />
aggiunto del materiale che proviene dalle coltivazioni arboree, agricolo o, come nel caso<br />
specifico, dalla pollina e così via. Quindi non è che avviene una distruzione di materia,<br />
altrettanto liquame entra tanto liquame esce e gli impianti di questo genere non sono<br />
depuratori, ma sono trasformatori di liquami in digestato. Questo digestato, a seconda del<br />
livello di azoto che ha, può essere distribuito. Questo è un punto sul quale bisognerebbe<br />
fare un ragionamento.<br />
Ma il punto più difficile è il terzo perché è giusto dire – e mi pare un’acquisizione che io<br />
voglio valutare – l’esigenza, per quanto le formule siano così, ma la potrei anticipare con la<br />
zootecnia, il piano stralcio per la suinicoltura, e mi pare una cosa importante se si facesse,<br />
però sostanzialmente qui si dice che in questo piano sono inserite le azioni necessarie per<br />
il depuratore di Olmeto, quindi ammettendo implicitamente che il depuratore ad Olmeto ci<br />
sarà, anche se si dice che poi si discute sul dimensionamento. Ora, io voglio fare<br />
osservare, e la smetto, che un biodigestore come quello di Olmeto, con annessa una<br />
produzione di energia elettrica di 1 megawatt – poi che a Olmeto gli funzionino solamente<br />
due gruppi su tre spesso produce meno energia elettrica – gestito normalmente, produce<br />
ogni anno da 500 a 700.000 euro di utile netto, chiaro? E oltre questo produce, perché<br />
produce energia, poi produce ammendanti solidi per l’irrigazione, produce liquidi per la