VIII LEGISLATURA - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione ...
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Resoconto stenografico / Seduta n.12 del 9/11/2010<br />
Processo Affari istituzionali / Posizione organizzativa individuale. Lavori d’Aula<br />
11<br />
Palazzo Cesaroni<br />
Piazza Italia, 2 - PERUGIA<br />
www.consiglio.regione.umbria.it<br />
ATTI CONSILIARI IX <strong>LEGISLATURA</strong><br />
regionale. Questo Comitato noi riteniamo possa dare una garanzia in più su un giudizio<br />
esattamente clinico di queste linee guida, un giudizio che potrebbe andare in aggiunta<br />
rispetto al giudizio, alle linee guida già elaborate dal Comitato tecnico che voi avete<br />
predisposto, che la <strong>Regione</strong> aveva predisposto appunto per la RU-486, e quindi la<br />
mozione che io sto illustrando, oltre che fare tutta la storia di quello che vi ho detto,<br />
sollecita di sottoporre appunto a questo CEAS, costituito con delibera di Giunta regionale<br />
del ‘98, queste linee guida, linee guida che peraltro stanno perfettamente dentro l’attività di<br />
questo Comitato.<br />
Noi riteniamo che questo Comitato dia garanzie di affidabilità maggiori, ci sono ordinari<br />
chirurghi, medici, Rettori di Università, Presidi di Facoltà di Medicina, insomma, è un<br />
Comitato che ci lascia più tranquilli rispetto a un Comitato composto, con tutto il rispetto,<br />
da clinici ma molto settoriale, clinici della specifica specializzazione della ostetricia e della<br />
ginecologia.<br />
Ora, io voglio sperare che, rispetto a quello che ci siamo detti, prevalga il buonsenso. Qui<br />
non è uno scontro politico, non credo che nessuno voglia utilizzare questi argomenti per lo<br />
scontro politico sulla pelle delle donne, in questo caso, ma in generale sulla salute dei<br />
cittadini. Questo è un percorso caratterizzato da molte inesattezze, peraltro quella<br />
partecipazione di cui si parlava non è stata effettuata, e quindi quantomeno bisognerebbe<br />
effettuare quella prima di rendere operative le linee guida.<br />
In buona sostanza, quello che si propone è di ritirare queste linee guida, sottoporle,<br />
considerarle una bozza da sottoporre appunto al CEAS per il parere. Avviare la<br />
partecipazione, così come promessa e non avviata, evidentemente con rapidità e con<br />
urgenza, visto che comunque il tutto sta dentro un percorso che dev’essere temporizzato<br />
adeguatamente, e poi credo che potremo in questo modo risolvere un problema e<br />
ricomporre una situazione che da più parti è stata osservata come assolutamente<br />
schizofrenica. Non è previsto, non è un percorso…, non è possibile prevedere un percorso<br />
che confligge con le linee guida nazionali emanate dall’Agenzia per il Farmaco, dove<br />
all’articolo 3, “vincoli del percorso di utilizzo”, precisamente, ripeto, e lo ripeto perché è<br />
opportuno, in particolare prescrive il ricovero, che dev’essere garantito in una delle<br />
strutture, dal momento dell’assunzione del farmaco fino alla verifica dell’espulsione del<br />
prodotto di concepimento. Tutto il percorso abortivo deve avvenire sotto la sorveglianza di