VIII LEGISLATURA - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione ...
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Resoconto stenografico / Seduta n.12 del 9/11/2010<br />
Processo Affari istituzionali / Posizione organizzativa individuale. Lavori d’Aula<br />
94<br />
Palazzo Cesaroni<br />
Piazza Italia, 2 - PERUGIA<br />
www.consiglio.regione.umbria.it<br />
ATTI CONSILIARI IX <strong>LEGISLATURA</strong><br />
forse a volte qualche risultato, anche elettorale, anche un po’ di consenso, che di volta in<br />
volta, di legislatura in legislatura, torna a investire il centrosinistra di responsabilità di<br />
governo e anche per la nostra capacità di mettere a luce critica quello che abbiamo fatto o<br />
magari non fatto o non fatto troppo bene. Il saper rivedere alcune questioni credo che sia<br />
un punto di forza della nostra coalizione che non vogliamo assolutamente smarrire.<br />
Il senso di questa discussione, che ovviamente andremo a consegnare alla Giunta<br />
regionale, all’Assessore Cecchini per la sua delega all’agricoltura, all’Assessore Rometti in<br />
conseguenza dell’intervento fatto, che tutti quanti abbiamo ascoltato: credo che questo<br />
<strong>Consiglio</strong> regionale non abbia bisogno di giocare effettivamente sui disagi dei cittadini, ma<br />
abbia bisogno di indicare una strada. Noi abbiamo bisogno di lavorare all’insegna della<br />
qualità e credo che da questo punto di vista la normativa ci aiuti e in un paese dove il<br />
rispetto delle regole, qualche volta, è un optional – consentitemi di dire questo – il rispetto<br />
delle regole e l’Umbria ha scelto delle regole avanzate abbastanza restrittive per quanto<br />
riguarda il piano di tutela sia un punto centrale di riferimento che debba dare quelle<br />
certezze a un’attività importante per la filiera che ne deriva (prodotto tipico eccetera), per<br />
l’agricoltura e anche quella filiera che eventualmente richiama un superamento della<br />
soccida sul quale evidentemente la politica crea le condizioni e non imporre dei diktat, o<br />
sterzare con troppa facilità; credo sia un punto rilevante sul quale prendere a riferimento<br />
anche la discussione che abbiamo fatto oggi.<br />
Credo che vi siano i presupposti anche per chiudere abbastanza bene la discussione che<br />
abbiamo fatto e non possiamo di certo – ma la platea lo dimostra, gli interessi che sono<br />
qui – trasformare le cose a referendum. Il referendum non attiene alle istanze e alle stanze<br />
della politica. La cosa è molto più complessa e articolata e io penso che le ragioni<br />
dell’ambiente e della qualità vita debbano, anche nel territorio marscianese, conciliarsi con<br />
un’attività storicamente rilevante, ovviamente l’agricoltura, ma anche la suinicoltura.<br />
Ritengo che anche sul versante dell’indirizzo e del controllo dei passi in avanti in questi<br />
anni siano stati fatti e la politica credo che debba sempre più fare questo: lavorare<br />
sull’indirizzo e alzare l’asticella dei controlli e lasciare il mercato, dare la possibilità di<br />
muoversi un pochino come crede e come è giusto che sia per trovare i suoi segmenti di<br />
convenienza economica in questa fase difficile anche per la nostra regione. E anche sul<br />
versante dei controlli dei passi in avanti notevoli, visto che non ci sono segnalazioni