VIII LEGISLATURA - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione ...
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Resoconto stenografico / Seduta n.12 del 9/11/2010<br />
Processo Affari istituzionali / Posizione organizzativa individuale. Lavori d’Aula<br />
68<br />
Palazzo Cesaroni<br />
Piazza Italia, 2 - PERUGIA<br />
www.consiglio.regione.umbria.it<br />
ATTI CONSILIARI IX <strong>LEGISLATURA</strong><br />
maggioranza hanno messo in atto. Il collega Buconi ha tentato una mediazione<br />
importante, ma purtroppo tra visioni che fanno a pugni tra loro. Ci fa piacere, tuttavia, che<br />
nella maggioranza si stia facendo strada l’ipotesi di un piano per la zootecnia sostenibile:<br />
se permettete, lo consideriamo un risultato politico dal momento che risponde a quanto da<br />
soli abbiamo proposto con forza fin dal dibattito sulle linee programmatiche di legislatura.<br />
La questione che non riusciamo a comprendere, però, è come si faccia a prevedere un<br />
piano per la zootecnia e allo stesso tempo autorizzare un nuovo biodigestore prima che<br />
tale piano venga elaborato e individui modalità, qualità e identità degli allevamenti. Avremo<br />
così un piano che descrive e si adegua a una situazione esistente e non viceversa, uno<br />
strumento in grado di indirizzare e governare un settore. Sappiamo che il progetto che si<br />
ha in mente per Marsciano prevede un impianto in grado di sostenere allevamenti pari a<br />
circa 40.000 capi suini e se con il nuovo piano scoprissimo che per quel territorio i numeri<br />
possibili sono di molto inferiori, cosa faremmo? Importeremmo liquami da altri territori?<br />
Crediamo che questo non sia il modo migliore per recuperare un rapporto di fiducia con i<br />
cittadini. Una volta raggiunta una sostanziale diminuzione dei capi allevati, una volta<br />
delocalizzati gli impianti dei centri abitati, una volta dotati di piccoli impianti di depurazione<br />
o biodigestione, qualcuno è in grado di spiegare a che cosa potrà servire il biodigestore di<br />
Olmeto? Noi sappiamo che non esistono soluzioni miracolose né pretendiamo di risolvere<br />
un problema così complesso con risposte semplicistiche. Se c’è veramente l’intenzione di<br />
cambiare registro, di indirizzare le politiche regionali verso una zootecnia sostenibile, noi<br />
non cercheremo motivi pretestuosi per opporci all’individuazione dei giusti tempi che<br />
questo passaggio richiede e a prendere in esame le migliori soluzioni che ci consentano di<br />
raggiungere il nostro comune obiettivo.<br />
Ma non accettiamo che le soluzioni giungano prima delle analisi, che gli impianti<br />
precedano le scelte politiche, che si parli di green economy e si incentivi il suo contrario.<br />
Siamo consapevoli che la situazione attuale, che vede le lagune dell’impianto sature e due<br />
laghetti di Sant’Elena e di Papiano sotto sequestro, richiede che i liquami stoccati in tali<br />
strutture vengano trattati e che si debba tornare a una situazione di normalità. Chiediamo,<br />
però, che questo avvenga senza deroghe al rispetto dei parametri che sono stati stabiliti<br />
per tutelare l’ambiente, le falde acquifere e la salute dei cittadini. Ciò significa che<br />
dovranno essere trattati impianti efficienti e affidabili, superando definitivamente il