VIII LEGISLATURA - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione ...

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Resoconto stenografico / Seduta n.12 del 9/11/2010
Processo Affari istituzionali / Posizione organizzativa individuale. Lavori d’Aula
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Palazzo Cesaroni
Piazza Italia, 2 - PERUGIA
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ATTI CONSILIARI IX LEGISLATURA
morfologia eccetera, però certamente il settore può e deve essere un settore strategico.
Credo allora che la cosa più sensata che si possa fare è riunire prima possibile la II
Commissione, che si occupa appunto di queste materie, intanto per una verifica della
volontà politica da parte del Consiglio, anche in maniera trasversale, tra maggioranza e
opposizione, e individuare soprattutto lo strumento o gli strumenti che possono portarci
verso una ricomposizione di quella unità che oggi, per le responsabilità politiche di
vent’anni di questa regione, sembra essersi frantumata. Grazie.
ASSUME LA PRESIDENZA IL VICEPRESIDENTE ORFEO GORACCI
PRESIDENTE. Grazie al collega Mantovani. Ha chiesto ora di intervenire il collega
Dottorini, ne ha facoltà.
Olivier Bruno DOTTORINI (Presidente gruppo consiliare Italia dei Valori – Lista Di Pietro)
Innanzitutto una risposta a Mantovani, che ovviamente per sostenere le sue tesi e per
riuscire a non spiegare se il centrodestra è a favore o meno al biodigestore di Olmeto
inventa, attribuisce delle posizioni al sottoscritto che non esistono, perché sta agli atti: io
non ho mai affermato che il suino è fuori dalla tradizione culturale e storica dell’Umbria; ho
detto, ma lui forse non ha afferrato bene che gli allevamenti intensivi, come vi sono stati
nel corso degli anni a Bettona e nel comune di Marsciano, non sono compatibili con il
modello di sviluppo che noi immaginiamo per l’Umbria. Ma non ci interessa di questo, io
vorrei proseguire con il mio esponendo la mia posizione, magari così questa volta anche
Mantovani la comprende.
Presidente, qualche giorno fa, stiamo stati a Olmeto e nelle altre frazioni del comune di
Marsciano. E’ una visita che anche altri consiglieri hanno fatto e che sento di suggerire a
tutti perché aiuta molto a comprendere l’esasperazione che contraddistingue il dibattito di
questi mesi. Stalle a ridosso dei centri abitati, ricoperte in molti casi di eternit, puzza che
assale e che attraversa le frazioni. Questo è niente, ci hanno assicurato gli abitanti del
luogo, che ricordano la situazione di assoluta invivibilità ai tempi del biodigestore. Non si
capisce bene questo problema se non si parte da qui, se non si parte da anni di richieste
inascoltate, di emergenze sottovalutate, di decisioni assunte senza coinvolgere le