Simposio - Libreria Filosofica
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<strong>Simposio</strong><br />
seguito Patroclo sulla via della morte, che il vostro re Codro 130<br />
avrebbe affrontato la morte per conservare il regno ai suoi figli,<br />
se essi non avessero creduto di lasciare l’immortale ricordo<br />
del loro valore, che è giunto sino a noi? E’ così, disse. A mio<br />
avviso, è per rendere immortale il loro valore, per acquisire un<br />
nome glorioso, che gli uomini fanno quel che fanno, e questo<br />
tanto più se le loro qualità personali sono alte - perché è l’immortalità<br />
che essi desiderano.<br />
Allora, disse, gli uomini fecondi nel corpo pensano soprattutto<br />
alle donne: il loro modo d’amare è tutto nel cercare di generare<br />
dei figli e così assicurare alla loro persona l’immortalità - questo<br />
essi credono - e la memoria di sé e la felicità per tutto il tempo<br />
a venire. [209] Altre persone, però, sono feconde nell’anima:<br />
c’è infatti una fecondità propria del nostro spirito che a volte<br />
è superiore a quella del corpo. Ecco qual è: è la forza creativa<br />
della saggezza e delle altre virtù in cui il nostro spirito eccelle.<br />
Questa fecondità eccelle nei poeti e in tutte le altre persone<br />
che per il loro mestiere devono usare la creatività. Ma dove la<br />
saggezza tocca le vette più alte e più belle è nell’ordinamento<br />
e nell’amministrazione della città attraverso la prudenza e la<br />
giustizia. Quando un uomo fecondo nel suo animo, simile agli<br />
dèi, coltiva sin da giovane il proprio spirito, e divenuto adulto<br />
sente il desiderio di mettere a frutto le sue capacità, allora cerca<br />
in ogni modo la bellezza - perché mai potrà essere creativo<br />
nella bruttezza. I suoi sentimenti si dirigono allora verso le cose<br />
130 Gli esempi di Alcesti e di Achille sono una ripresa, e quindi<br />
implicitamente un’interpretazione, del discorso di Fedro. Riprendendo il<br />
discorso di Fedro, Platone fa dire a Diotima che non per amore della persona<br />
amata (come ha creduto Fedro), ma per desiderio di immortalità (attraverso<br />
la fama) quelle persone hanno accettato di morire.<br />
Quanto a Codro (per la sua figura vedi la relativa voce del Dizionario), è il<br />
mitico ultimo re di Atene, che si lasciò uccidere dai nemici per salvare la<br />
città. Un oracolo aveva infatti predetto che Atene non si sarebbe salvata se il<br />
re non fosse morto.<br />
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