Simposio - Libreria Filosofica
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Dizionario del <strong>Simposio</strong> di Platone<br />
rappresentazione di carattere burlesco. Alla fine delle quattro<br />
giornate si proclamava il poeta vincitore.<br />
Alle rappresentazioni partecipava tutto il popolo, in un clima di<br />
festa che si prolungava per diversi giorni durante i quali erano<br />
sospese le attività lavorative. E questo doveva accentuare<br />
quella sorta di sospensione del tempo che è condizione spirituale<br />
necessaria all’immersione in un mondo mitico-religioso,<br />
così come richiesto dall’evento teatrale. Poiché l’intera comunità<br />
partecipava alla festa, essa era un momento di unità del<br />
popolo, ed una delle fondamentali funzioni della tragedia era<br />
quella di determinare un ampio consenso dei cittadini alla vita<br />
unitaria della polis, che tutti sentivano come propria anche in<br />
virtù di questi momenti comuni.<br />
“La tragedia non è solamente una forma d’arte; è un’istituzione<br />
sociale che, con la fondazione dei concorsi tragici, la città<br />
instaura accanto ai suoi organi politici e giudiziari. Instaurando<br />
sotto l’autorità dell’arconte eponimo, nello stesso spazio urbano<br />
e secondo le stesse norme costituzionali delle assemblee e<br />
dei tribunali popolari, uno spettacolo aperto a tutti i cittadini, diretto,<br />
interpretato e giudicato dai rappresentanti qualificati delle<br />
diverse tribù, la città si fa teatro; in un certo senso essa prende<br />
se stessa come oggetto di rappresentazione e interpreta se<br />
stessa davanti al pubblico. Ma se, così, la tragedia appare radicata<br />
più di qualsiasi altro genere letterario nella realtà sociale,<br />
ciò non significa che ne sia il riflesso. Essa non riflette questa<br />
realtà: la mette in causa. Presentandola lacerata, in urto con se<br />
stessa, la rende tutta quanta problematica. (...) La tragedia (…)<br />
nasce quando si comincia a guardare il mito con l’occhio del<br />
cittadino. (...) Il mondo della città (...) si trova messo in causa<br />
e, attraverso il dibattito, contestato nei suoi valori fondamentali”<br />
(Vernant 1972, p. 45).<br />
Commedia<br />
La struttura della commedia non è lontana dalla tragedia: anche<br />
nella commedia all’azione scenica che vede come protagonisti<br />
pochi personaggi fa da contrappeso il coro, che svolge<br />
una funzione autonoma e si rivolge anche direttamente al pubblico<br />
infrangendo la finzione scenica.<br />
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