Simposio - Libreria Filosofica
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<strong>Simposio</strong><br />
l’Eros deve essere temperante in massimo grado.<br />
Quanto al coraggio, «Ares stesso non può lottare contro Eros 87 ».<br />
Infatti non è Ares che domina su Eros, ma Eros possiede Ares,<br />
se è vero che è innamorato di Afrodite 88 , come dicono. Ora colui<br />
che si impadronisce di qualcuno, è più forte di lui e chi<br />
riesce a possedere un altro che è pieno di coraggio deve avere<br />
ancora più coraggio di lui 89 .<br />
Fin qui ho parlato della giustizia, della temperanza e del coraggio<br />
del dio. Rimane la sua scienza e, nella misura della mie forze,<br />
devo proprio completare il mio elogio. Innanzitutto, poiché<br />
desidero onorare la mia arte come Erissimaco ha fatto con la<br />
sua, dirò che il dio è poeta così sapiente che rende poeti gli altri,<br />
a sua volta. Ogni uomo infatti diventa poeta quando l’Eros lo<br />
possiede, «anche se prima non conosceva le Muse 90 ». Questo<br />
fatto, è chiaro, deve essere per noi una prova che Eros è abilissimo<br />
in tutte le arti governate dalle Muse. Infatti ciò che non si<br />
ha, o non si sa, non lo si può certo dare o insegnare agli altri.<br />
[197] Meglio ancora, nella creazione degli esseri viventi, di tutti,<br />
chi oserà negare che l’Eros possiede una scienza grazie a cui<br />
nascono e crescono tutti i viventi? Osserviamo d’altra parte la<br />
pratica delle arti: non sappiamo forse che l’uomo che ha avuto<br />
questo dio come maestro diviene celebre e illustre mentre quello<br />
che Eros non ha nemmeno sfiorato non ha alcun successo? E<br />
87 Sofocle, Tieste, fr. 235 Nauck. Questa tragedia di Sofocle non è giunta<br />
sino a noi. Ne possediamo solo alcuni frammenti.<br />
88 Si veda il Dizionario alle voci Afrodite e Ares.<br />
89 La potenza di Eros non si contrappone quindi, propriamente, al desiderio<br />
di possesso di cui parlerà Socrate: semplicemente non ne ha bisogno, Eros<br />
ottiene facilmente ciò che vuole (la lettura della Weil che abbiamo prima<br />
citato va in direzione opposta). Su questo punto Socrate attaccherà Agatone<br />
in modo diretto alla fine del suo discorso.<br />
90 Euripide, Stenebea, fr. 663 Nauck (la tragedia ci è nota solo per<br />
frammenti); Aristofane, Vespe, 1074.<br />
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