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Benessere organizzativo complessità ed emergenza

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<strong>Benessere</strong> <strong>organizzativo</strong> <strong>complessità</strong> <strong>ed</strong> <strong>emergenza</strong><br />

❑ Il docente, considerato efficace nello stile, addentro alla complessa<br />

realtà umano-organizzativa penitenziaria, gradevole.<br />

Un’altra fetta di partecipanti si è dichiarato molto soddisfatto dallo scambio<br />

di esperienze con il raffronto diretto con realtà analoghe in tutta Italia, con<br />

una netta prevalenza di comandanti. Questa categoria di personale, essendo<br />

in gran parte composta dai vice-commissari di più recente immissione<br />

nell’Amministrazione penitenziaria, sembrerebbe trarre più beneficio da<br />

corsi di formazione che permettono il confronto diretto con realtà analoghe<br />

di altre regioni d’Italia. Uno tra gli aspetti segnalati riguarda i processi risolutivi<br />

di criticità posti in essere ognuno nelle proprie realtà e che, rinvenuti<br />

anche in altri Istituti penitenziari, hanno avuto l’effetto di rinforzo positivo e<br />

di rassicurazione sulla bontà del proprio operato.<br />

Tra i fe<strong>ed</strong>back proposti a fine laboratorio i partecipanti hanno anche offerto<br />

dei suggerimenti che in molti casi hanno riguardato il perfezionamento<br />

dell’esperienza formativa soprattutto con l’allargamento della platea di corsisti<br />

coinvolti nei laboratori di Ascolto <strong>organizzativo</strong> agli altri capi-area<br />

dell’Istituto.<br />

In altri casi i partecipanti hanno considerato l’esperienza formativa s<strong>ed</strong>e<br />

idonea per segnalare al Dipartimento le difficoltà intrinseche al loro operato.<br />

Tali difficoltà inciderebbero sul clima <strong>organizzativo</strong> e quindi sulle condizioni<br />

di malessere/benessere del personale, sulle quali lo stesso<br />

Dipartimento avrebbe grande potere di intervento risolutivo.<br />

In particolare sono state evidenziate:<br />

❑ le relazioni sindacali: i rapporti con le organizzazioni sindacali sono<br />

rappresentate come ricorrente area critica della vita operativa negli<br />

Istituti penitenziari; la rappresentazione delle relazioni sindacali fornita<br />

dalla maggior parte dei partecipanti è lontana dallo scambio serio e<br />

rispettoso che le parti sociali devono intrattenere per gestire la convivenza<br />

lavorativa;<br />

❑ le regole relative ai distacchi e ai trasferimenti: questo versante condiziona<br />

le dimensioni generali di benessere/malessere, soprattutto tra<br />

poliziotti penitenziari; i partecipanti hanno segnalato la necessità di<br />

regole chiare, trasparenti e applicate a tutti nella m<strong>ed</strong>esima forma; le<br />

discriminazioni percepite minano il benessere e l’affezione al lavoro e<br />

all’Amministrazione oltre a mettere a dura prova l’organizzazione dei<br />

servizi;<br />

❑ la difficoltà per le figure apicali nelle strutture locali di utilizzare<br />

forme tempestive di ricompensa che fungerebbero da rinforzo positivo<br />

per il personale; in particolare sembra avvertita la necessita di evidenziare<br />

le eccellenze in ambito di attività strettamente istituzionali<br />

rafforzando la specificità identitaria del Corpo di polizia penitenziaria;<br />

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