Benessere organizzativo complessità ed emergenza
Benessere organizzativo complessità ed emergenza
Benessere organizzativo complessità ed emergenza
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Ministero della Giustizia - DAP - Istituto Superiore Studi Penitenziari<br />
tinuo delle situazioni, senso di abbandono e di isolamento). La capacità di<br />
integrare aspetti contrastanti in piani coerenti di azioni gestionali e la presenza<br />
di persistente coinvolgimento nel proprio mandato, permettono di<br />
fare una buona prognosi rispetto ai cambiamenti sugli stili di leadership e<br />
sulle iniziative da intraprendere negli Istituti penitenziari per un attento<br />
ascolto <strong>organizzativo</strong>.<br />
Dai lavori di mappatura del disagio è emersa un’autentica checklist (lista di<br />
controllo, Tav. 4 pag. 36) che identifica cosa verificare nell’osservazione del<br />
disagio manifesto. Lo strumento della checklist, utile di per sé stesso perché<br />
la spunta dei suoi elementi è il metodo sicuro per attività che richi<strong>ed</strong>ono<br />
particolare attenzione, lo è ancora di più in questo caso, essendo stata<br />
estrapolata dalla testimonianza dei 307 partecipanti e testimoni di ogni singola<br />
realtà penitenziaria del territorio. Assume in questo caso la valenza di<br />
una comprovata griglia di lettura della realtà umana nelle organizzazioni<br />
penitenziarie.<br />
La sistematizzazione delle cause del disagio, tratte da 307 testimoni privilegiati,<br />
è materiale unico per individuare gli ambiti che devono essere attinti nell’implementare<br />
mutamenti che generino presupposti di benessere <strong>organizzativo</strong>.<br />
In altre parole, le tavole dalla 5 alla 8 (pagg. 37-38) possono essere<br />
impiegate a tutti i livelli (periferico, interm<strong>ed</strong>io e centrale) per decidere dove<br />
e come orientare la propria programmazione sul tema della salute e del<br />
miglioramento <strong>organizzativo</strong> nel breve, m<strong>ed</strong>io e lungo periodo.<br />
Rappresentano a parere dell’Istituto Superiore delle ottime delimitazioni di<br />
campo e possono essere utilizzate come cartina di tornasole dell’azione<br />
dell’Amministrazione penitenziaria in tutte le sue proprie articolazioni; ciò<br />
non in termini di giudizio ma in una sorta di auto-analisi, di auto-valutazione<br />
utile a orientare le micro e le macro azioni sul piano cultural-<strong>organizzativo</strong>.<br />
Non si commenta ulteriormente il capitolo relativo alla specifica sugli interventi<br />
per promuovere il benessere <strong>organizzativo</strong> (pagg. 40-43) perché di<br />
adamantina chiarezza e per il quale valgono le positive considerazioni già<br />
espresse.<br />
L’esito dei Laboratori deve rappresentare spunto di riflessione per tutti e per<br />
gli Istituti; deve essere impulso a progetti utili a rimotivare il personale<br />
anche con il coinvolgimento dei responsabili delle aree, e con modalità di<br />
gestione finalizzate a migliorare il clima lavorativo e a infondere serenità<br />
nel personale consentendo, nel contempo, di ripensare i propri contesti<br />
organizzativi/lavorativi con approccio innovato.<br />
Le differenti realtà penitenziarie del territorio nazionale sono accomunate<br />
da problematiche e disagi che possono trovare possibilità di risoluzione rafforzando<br />
la professionalità e utilizzando degli strumenti acquisiti nel corso<br />
del Laboratorio: un meta-risultato dunque.<br />
16