"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...
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Gronchi e Pel<strong>la</strong> <strong>in</strong> uno sfortunato viaggio <strong>in</strong> Russia<br />
che c’è effettivamente un miglioramento<br />
nelle re<strong>la</strong>zioni <strong>in</strong>ternazionali. Gli uom<strong>in</strong>i dormono<br />
ormai tranquilli e non si attendono<br />
che, mentre dormono, di notte possa capitare<br />
loro qualcosa di spiacevole. Noi uom<strong>in</strong>i<br />
politici siamo come i medici, e cioè procediamo<br />
come i medici: qu<strong>in</strong>di abbiamo stabilito<br />
<strong>la</strong> diagnosi (1) e sappiamo il male di cui soffre<br />
il paziente, dobbiamo anche stabilire i rimedi<br />
che possono curare questo male e dobbiamo<br />
fare somm<strong>in</strong>istrare qualche polver<strong>in</strong>a<br />
o qualche mistura, oppure cercare di elim<strong>in</strong>are<br />
<strong>la</strong> piaga o il tumore <strong>in</strong> modo che si eviti<br />
<strong>la</strong> diffusione <strong>in</strong> qualche altra parte del corpo.<br />
Se i medici andassero <strong>in</strong>torno all’amma<strong>la</strong>to<br />
e pronunciassero delle parole e dicessero<br />
varie cose (2) senza risolvere il problema,<br />
senza dargli una medic<strong>in</strong>a, non lo risolverebbero<br />
certo. E così anche <strong>in</strong> politica i buoni<br />
auspici e gli auguri non bastano, Bisogna<br />
liquidare, elim<strong>in</strong>are quei problemi che possono<br />
far germ<strong>in</strong>are dei problemi <strong>in</strong>ternazionali.<br />
Quali sono le questioni da elim<strong>in</strong>are?<br />
(3) Innanzitutto noi riteniamo che fra gli<br />
ostacoli possano essere annoverati <strong>la</strong> liquidazione<br />
dei residui del<strong>la</strong> seconda guerra<br />
mondiale e <strong>la</strong> conclusione del trattato di pace<br />
con <strong>la</strong> Germania; e <strong>per</strong>tanto anche <strong>la</strong> liquidazione<br />
del regime di occupazione che si è<br />
stabilito nel<strong>la</strong> parte occidentale di Berl<strong>in</strong>o.<br />
La <strong>per</strong>sona mediamente saggia può capire<br />
(4) <strong>per</strong>fettamente che una di queste questioni<br />
consiste nel concludere il trattato di<br />
pace con <strong>la</strong> Germania: è così ovvio, (5) <strong>in</strong><br />
modo da stabilire una situazione tale che fissi<br />
lo stato di fatto che si è verificato effettivamente<br />
dopo <strong>la</strong> seconda guerra mondiale.<br />
Questo stato di fatto lo dobbiamo rafforzare<br />
anche con un accordo de jure e <strong>in</strong> questo<br />
modo approvare anche de jure <strong>la</strong> spartizione<br />
delle frontiere che si è verificata dopo <strong>la</strong><br />
seconda guerra mondiale. Se non risolviamo<br />
questi problemi sorgeranno o si organizzeranno<br />
delle forze tali che vorranno far modi-<br />
ficare <strong>la</strong> situazione che si è creata dopo <strong>la</strong><br />
seconda guerra mondiale. La situazione che<br />
viene cambiata con <strong>la</strong> guerra non può essere<br />
modificata senza guerra (6) e non è <strong>la</strong> Cecoslovacchia<br />
né <strong>la</strong> Polonia che accetteranno<br />
che vi siano delle modifiche nelle loro frontiere.<br />
Noi, come loro alleati, li capiamo e pienamente<br />
li sosteniamo. Ecco dunque descrittovi<br />
uno degli aspetti del<strong>la</strong> mia op<strong>in</strong>ione<br />
(7) tale è dunque <strong>la</strong> situazione che si era<br />
creata.<br />
Come dobbiamo liquidare tale situazione?<br />
Cogli esorcismi non si riuscirà a curar<strong>la</strong>.<br />
Occorre affrontare il problema <strong>in</strong> modo reale.<br />
Noi abbiamo fatto una proposta, e cioè<br />
firmare un trattato di pace con le due Germanie.<br />
Adenauer non lo vuol fare. Ma chi<br />
glielo chiede (8) se è d’accordo o no? Abbiamo<br />
fatto <strong>la</strong> guerra con <strong>la</strong> Germania. Abbiamo<br />
<strong>per</strong>so milioni di uom<strong>in</strong>i. I tedeschi sono<br />
giunti a Stal<strong>in</strong>grado e alle porte di Mosca, e<br />
noi siamo giunti a Berl<strong>in</strong>o. È ovvio che <strong>la</strong> situazione<br />
si è trasformata rapidamente. Non<br />
è ammissibile che coloro che sono stati completamente<br />
battuti a Stal<strong>in</strong>grado e alle porte<br />
di Mosca vengano oggi a dettarci legge.<br />
Io guardo questo problema dal punto di vista<br />
molto realistico. Se gli uom<strong>in</strong>i riconoscono<br />
quelle modifiche che si sono verificate<br />
dopo <strong>la</strong> seconda guerra mondiale, se cioè<br />
le riconoscono, è ovvio che riconosceranno<br />
anche <strong>la</strong> necessità di firmare un trattato di<br />
pace e liquidare (9) così questa situazione.<br />
È quello che noi cerchiamo di fare: liquidare<br />
il regime di occupazione a Berl<strong>in</strong>o occidentale.<br />
Noi non vogliamo sopraffare <strong>la</strong> volontà<br />
di Berl<strong>in</strong>o occidentale. Noi vogliamo riconoscere<br />
il regime lì esistente e vogliamo<br />
creare <strong>in</strong> questo modo una situazione che<br />
possa essere accettabile. E cioè noi daremo<br />
<strong>la</strong> possibilità a Berl<strong>in</strong>o Ovest di avere tutti i<br />
passaggi assicurati con tutti i passi che Berl<strong>in</strong>o<br />
Occidentale vorrà avere (10).<br />
Noi abbiamo proposto questo sistema e<br />
a. XXX, n. s., n. 1, giugno <strong>2010</strong> 13