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"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...

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nizione del<strong>la</strong> coesistenza. Sono d’accordo<br />

che i nostri Ambasciatori possono risolvere<br />

le questioni che sono rimaste <strong>in</strong> sospeso.<br />

Gronchi: In verità vedo <strong>la</strong> cosa <strong>in</strong> modo<br />

un po’ differente. È naturale che tutti i Paesi<br />

abbiano fra di loro contatti attraverso i rispettivi<br />

Ambasciatori. Potremmo anche <strong>per</strong><br />

quel tramite porre delle questioni confidenziali.<br />

Soprattutto attraverso di loro potremmo<br />

procedere a scambi di <strong>in</strong>formazioni e di<br />

pareri sulle questioni che più ci <strong>in</strong>teressano.<br />

Tuttavia <strong>per</strong> le questioni maggiori sono<br />

essenziali contatti di un’altra natura ad altro<br />

livello. I nostri due Paesi hanno dato<br />

un’impostazione così diversa a varie questioni<br />

che occorre certamente molta buona<br />

volontà da ambo le Parti e parecchio tempo.<br />

Krusciov: Concordo pienamente con<br />

quanto avete detto, Signor Presidente Gronchi.<br />

Qui a Mosca abbiamo apprezzato molto<br />

<strong>la</strong> vostra saggezza, <strong>per</strong>ché, nonostante<br />

ovvie difficoltà nel Vostro paese, avete deciso<br />

di venirci a trovare. Siamo assai soddisfatti<br />

di questa vostra visita e di questo nostro<br />

utile contatto.<br />

Gronchi: Lo siamo anche noi, soprattutto<br />

<strong>per</strong> le possibilità a venire. Se proseguiremo<br />

su questa via potremo stabilire una maggiore<br />

fiducia fra le nostre due Nazioni. Desidero<br />

ancora una volta sottol<strong>in</strong>eare che le op<strong>in</strong>ioni<br />

da me espresse <strong>in</strong> questi nostri colloqui<br />

sono op<strong>in</strong>ioni <strong>per</strong>sonali e non messe<br />

<strong>in</strong>nanzi <strong>per</strong> servire <strong>in</strong>teressi altrui.<br />

Krusciov: Occorrerà molta pazienza ed un<br />

<strong>la</strong>voro cont<strong>in</strong>uo, soprattutto io penso che<br />

bisognerebbe tra noi sviluppare le re<strong>la</strong>zioni<br />

commerciali e gli scambi culturali, ma è certo<br />

che è assai utile mantenere contatti anche<br />

attraverso visite reciproche di uom<strong>in</strong>i<br />

politici. Voi Signor Presidente siete il primo<br />

ad avere preso questa <strong>in</strong>iziativa. Ciò vi fa<br />

un onore partico<strong>la</strong>re dato che comprendo<br />

che <strong>in</strong> Italia non vi sono condizioni favorevoli<br />

<strong>per</strong> questo vostro viaggio.<br />

Marco Neiretti<br />

Gronchi: Forse voi drammatizzate un po’<br />

troppo <strong>la</strong> situazione.<br />

Krusciov (al<strong>la</strong>rgando le braccia): Si vede<br />

che ancora una volta ho detto una cosa sbagliata.<br />

Gronchi: No certo, ma dovete comprendere<br />

che nel nostro Paese, retto a regime democratico,<br />

vi sono vari pareri, <strong>per</strong>ché abbiamo<br />

vari partiti politici.<br />

Krusciov: Vi sono anche pareri nel vostro<br />

partito democristiano.<br />

Gronchi: Questa è <strong>la</strong> conseguenza del<strong>la</strong><br />

libertà.<br />

Krusciov: La libertà c’è tra noi. Tra voi vi<br />

sono <strong>in</strong>teressi di c<strong>la</strong>sse che di<strong>la</strong>niano il vostro<br />

Paese. Ma non cont<strong>in</strong>uiamo con questa<br />

controversia. F<strong>in</strong>iamo piuttosto questo<br />

nostro colloquio sottol<strong>in</strong>eando le questioni<br />

che ci uniscono. I nostri due Paesi possono<br />

vivere <strong>in</strong> pace fra loro. Possono commerciare<br />

ed avere scambi culturali. Io mi<br />

auguro che l’amicizia fra i nostri due Paesi<br />

possa generare amicizia anche tra altri Stati.<br />

Un punto di contatto tra noi è che stiamo<br />

ambedue cercando di migliorare il tenore di<br />

vita delle nostre popo<strong>la</strong>zioni. Circa <strong>la</strong> lotta<br />

ideologica non abbiamo certo un punto di<br />

vista uguale, ma, Signor Presidente, <strong>la</strong> <strong>storia</strong><br />

sarà il giudice pr<strong>in</strong>cipale.<br />

Gronchi: Concordo. Nessuno può prevedere<br />

l’avvenire, né io mi ritengo un profeta.<br />

Krusciov: Nemmeno io, <strong>per</strong>ò vedo chiaramente<br />

nell’avvenire».<br />

F<strong>in</strong>e dei colloqui.<br />

Una nota (allegata al<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong> del “Viaggio”)<br />

a firma dell’ambasciatore C. Fracassi<br />

(Cerimoniale - 5/1506/C) aggiunge ancora<br />

qualche notizia. Eccone il testo:<br />

«Appunto - Dopo <strong>la</strong> firma dell’Accordo<br />

Culturale italo-sovietico avvenuta al Pa<strong>la</strong>zzo<br />

del Creml<strong>in</strong>o il 9 Febbraio 1960, e prima<br />

che avesse <strong>in</strong>izio il ricevimento <strong>in</strong> onore del<br />

Presidente del<strong>la</strong> Repubblica Italiana, il M<strong>in</strong>i-<br />

18 l’impegno

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