"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...
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nalità viennese del<strong>la</strong> F<strong>in</strong>anza e dell’Industria,<br />
e S.E. il conte Rumerskirch l’ex aiutante<br />
dell’Arciduca ucciso a Sarajevo. Nell’artistico<br />
trattenimento musicale, <strong>la</strong> gentile padrona<br />
di casa ci offrì <strong>la</strong> gradita sorpresa di farci<br />
ammirare <strong>la</strong> sua magnifica voce educata da<br />
un severo studio di modu<strong>la</strong>zione e di stile».<br />
Il De Toma, malgrado le premure e <strong>la</strong> stima<br />
dei suoi clienti, si sente sempre più scol<strong>la</strong>to<br />
dal suo stabilimento. La guerra ha fiaccato<br />
anche il suo spirito di imprenditore turistico.<br />
I problemi, ora, gli paiono <strong>in</strong>estricabili:<br />
i costi <strong>per</strong> <strong>la</strong> ristrutturazione dell’hotel<br />
sono elevatissimi, i suoi protettori liberali<br />
hanno meno potere, i suoi ospiti stranieri<br />
non vengono più. È stanco De Toma, deluso,<br />
si chiede <strong>per</strong> chi <strong>la</strong>vora dato che non ha<br />
eredi a cui <strong>la</strong>sciare il gioiello del<strong>la</strong> sua vita.<br />
E l’ambiente nello stabilimento è così diverso<br />
rispetto a prima del<strong>la</strong> guerra...<br />
Sabat<strong>in</strong>o Lopez, c<strong>in</strong>quantac<strong>in</strong>quenne autore<br />
e critico drammatico, prova a divagare<br />
e a dilettare con uno “Scherzo letto <strong>la</strong> sera<br />
del 15 agosto 1922”, composto da ottanta<br />
frenetici versi e depositato sull’album d’onore:<br />
Chi cantò l’armi e chi gli amori/ Chi<br />
l’alte imprese e chi dolci riposi/ Chi di terre<br />
lontane i primi albori/ Chi le passioni<br />
di poeti estrosi/ Chi i giochi, chi <strong>la</strong> scherma<br />
o il ballo/ Io canto le delizie di Varallo, così<br />
il proemio. Lo stabilimento <strong>per</strong> il commediografo<br />
è Luogo simpatico gradito a tutti<br />
quanti/ A bianchi, a rossi e <strong>per</strong>s<strong>in</strong>o a de’<br />
negri e Sorse <strong>per</strong> generosa <strong>in</strong>iziativa/ D’un<br />
che non <strong>la</strong> voce del guadagno udiva/ Quando<br />
<strong>in</strong>sieme magnifico e cortese/ Innanzi al<br />
Mastellone ed alle roccie/ Instaurò <strong>la</strong> cura<br />
delle docce; ospita, a detta dell’<strong>in</strong>signe cliente,<br />
Donne leggiadre, commercianti accorti/<br />
Signor<strong>in</strong>e che ignorano il <strong>la</strong>t<strong>in</strong>o/ Giovani<br />
che non fanno gli occhi smorti e offre<br />
Tennis glorioso, vasca, magico salone/ Dove<br />
il pocher ferve o lo scopone.<br />
L’<strong>in</strong>tera proprietà dello stabilimento, par-<br />
Alessandro Orsi<br />
co compreso, viene venduta nel 1923 e il<br />
nuovo proprietario, Pio Negri, trasforma le<br />
stanze d’albergo <strong>in</strong> piccoli appartamenti<br />
adatti a nuclei familiari. La struttura mantiene<br />
scopi turistici, a<strong>per</strong>ta ad una cliente<strong>la</strong><br />
sempre abbastanza benestante. Ma gli <strong>in</strong>trattenimenti<br />
sono ben diversi, densi di mestizia<br />
e austerità.<br />
Diluendosi gli strazi del<strong>la</strong> guerra, gli ospiti<br />
tentano di ricollegarsi alle tradizioni degli<br />
spettacoli allo “Splendid Park Hotel”. Il “Corriere<br />
Valsesiano” del 22 agosto 1925 riporta:<br />
«La sera di mercoledì 12 agosto, nel salone<br />
dello Stabilimento Idroterapico, Padre<br />
Semeria ha tenuto una conferenza a beneficio<br />
del<strong>la</strong> Colonia di Orfani di guerra da lui<br />
fondata. La sera di venerdì 14 <strong>la</strong> Colonia<br />
villeggiante allo Stabilimento ha dato nello<br />
stesso salone una festa danzante, che si è<br />
protratta f<strong>in</strong>o a tardissima ora <strong>in</strong> un ambiente<br />
di signorilità e di eleganza. La sera successiva<br />
il salone dello Stabilimento è stato<br />
sede di uno spettacolo di natura religiosa,<br />
rappresentato dalle giovani del Circolo Cattolico<br />
di Masserano, le quali si sono prodotte<br />
nel melodramma La Dama Celeste, che<br />
riporta sul<strong>la</strong> scena <strong>la</strong> <strong>storia</strong> delle apparizioni<br />
del<strong>la</strong> Madonna di Lourdes. Lo spettacolo<br />
ha avuto luogo sotto <strong>la</strong> direzione del can.<br />
teol. don Giuliboni, legato a Varallo da memorie<br />
di gradita ospitalità, e le melodiose<br />
cantate delle giovani furono virtuosamente<br />
accompagnate al pianoforte dal<strong>la</strong> nobildonna<br />
Adalgisa De Montel».<br />
La musica e <strong>la</strong> beneficenza sembrano restare<br />
tra le pr<strong>in</strong>cipali caratteristiche dello<br />
stabilimento, secondo le cronache del<strong>la</strong><br />
“Gazzetta del<strong>la</strong> Valsesia” dell’11 agosto<br />
1928: «Per gentile concessione del sig. Pio<br />
Negri, e col<strong>la</strong> coo<strong>per</strong>azione di signore villeggianti<br />
allo Stabilimento, le fate benefiche,<br />
le Orfanelle del Regio <strong>Istituto</strong> Tell<strong>in</strong>i di Asti,<br />
dirette dal celebre Maestro Can. Carlo Nebbia,<br />
daranno un grande Concerto di musica<br />
46 l’impegno