"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...
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Il turismo <strong>in</strong> Valsesia f<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> seconda guerra mondiale<br />
sioni e di un rappresentante <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dei<br />
commercianti ed <strong>in</strong>dustriali locali, scelti dal<br />
Prefetto fra una terna di nomi designati, <strong>per</strong><br />
il primo, dalle rispettive associazioni, ed <strong>in</strong><br />
mancanza di queste dal Presidente del<strong>la</strong> camera<br />
di commercio e <strong>in</strong>dustria, fra i commercianti<br />
e gli <strong>in</strong>dustriali del luogo; di due <strong>per</strong>sone<br />
designate dal Consiglio comunale,<br />
anche fuori dal proprio seno, o dal Podestà.<br />
Qualora <strong>la</strong> stazione comprenda più comuni<br />
i componenti sono nom<strong>in</strong>ati <strong>per</strong> ciascun<br />
Comune. I membri del comitato durano <strong>in</strong><br />
carica 4 anni e sono rieleggibili. Assiste il<br />
comitato un segretario, da esso nom<strong>in</strong>ato».<br />
Il dl è firmato dal re Vittorio Emanuele e<br />
da Mussol<strong>in</strong>i, Fedezoni, Volpi con “visto”<br />
del guardasigilli Rocco. Il decreto viene tras<strong>formato</strong><br />
dal<strong>la</strong> legge dello Stato n. 1.380 il 1<br />
luglio 1926.<br />
Nell’estate del 1926 il podestà di Varallo<br />
Giulio Cesare Sta<strong>in</strong>er, primo podestà del<strong>la</strong><br />
città, stabilisce di aderire al Consorzio nazionale<br />
delle stazioni di cura, soggiorno e<br />
turismo «allo scopo di conseguire <strong>la</strong> migliore<br />
organizzazione ospitale e turistico-ricettiva<br />
del proprio territorio». Fa poi approvare<br />
lo statuto del Consorzio che, nelle disposizioni<br />
transitorie, riporta: «Per <strong>la</strong> prima applicazione<br />
del R.D.L. 15 aprile 1926 il Consorzio<br />
provvederà a promuovere, facilitare<br />
ed assistere i Comuni aderenti nel<strong>la</strong> costituzione<br />
delle rispettive aziende autonome e<br />
nel<strong>la</strong> organizzazione dei servizi ad esse <strong>in</strong>erenti».<br />
Nell’autunno del 1926 lo stesso podestà<br />
Sta<strong>in</strong>er partecipa all’assemblea delle stazioni<br />
di cura del Piemonte, presso <strong>la</strong> Camera di<br />
commercio di Tor<strong>in</strong>o, <strong>per</strong> preparare struttura<br />
e attività del consorzio.<br />
Nel<strong>la</strong> primavera del 1927 il nuovo podestà<br />
di Varallo, Antonio De Marchi, formu<strong>la</strong><br />
<strong>la</strong> richiesta <strong>per</strong> il riconoscimento di Varallo<br />
come stazione di cura, soggiorno e turismo.<br />
La delibera è del 30 aprile 1927.<br />
«Delibera n. 35 del 30/4/1927. Oggetto:<br />
Domanda diretta ad ottenere dal M<strong>in</strong>istero<br />
dell’Interno di concerto con quello delle F<strong>in</strong>anze<br />
che voglia dichiarare questo Comune<br />
stazione di soggiorno di cura e di turismo.<br />
In virtù del<strong>la</strong> facoltà dell’art. 5 del<strong>la</strong> Legge 4<br />
febbraio 1926 n. 237;<br />
Vedute le disposizioni del Testo unico del<strong>la</strong><br />
legge comunale e prov<strong>in</strong>ciale vigente e<br />
del rego<strong>la</strong>mento re<strong>la</strong>tivo;<br />
Tenute presenti le disposizione del R.D.<br />
Legge 15 Aprile 1926 n. 766 re<strong>la</strong>tivo all’oggetto:<br />
Stazioni di cura e climatiche;<br />
Vista <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>re m<strong>in</strong>isteriale del 19 giugno<br />
1926 n. 6600 diretta ai Prefetti del Regno;<br />
Considerato che il capoluogo del Comune<br />
di Varallo è situato all’altitud<strong>in</strong>e di m. 453 sul<br />
livello del mare con le seguenti frazioni:<br />
Aniceti, Piane Belle, Dovesio, Arboerio, Baratt<strong>in</strong>a,<br />
Folle, Vers<strong>in</strong>o, Gerbidi, Sacro Monte,<br />
Cucco, Riale, Mantegne, Proia, Sebrei, Scopelle;<br />
Che i forestieri che nel<strong>la</strong> primavera, nell’estate<br />
e nell’autunno vengono qui a scopo<br />
di soggiorno e di turismo si possono calco<strong>la</strong>re<br />
nel<strong>la</strong> cifra di duemi<strong>la</strong> circa;<br />
Fatto presente che, come risulta dagli annessi<br />
tipi p<strong>la</strong>nimetrici, specialmente il Capoluogo<br />
si trova costrutto <strong>in</strong> maniera tale da<br />
fare affidamento che l’igiene pubblica è<br />
buona;<br />
Considerato che <strong>la</strong> mortalità nel Comune<br />
fu nell’ultimo decennio del 17 <strong>per</strong> mille circa;<br />
Visto che come risulta dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione dell’Ufficiale<br />
Sanitario e come si può comprovare<br />
il clima è qui adatto <strong>per</strong> una stazione<br />
climatica, <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura media è dai 22 ai 24<br />
gradi (massima 27, m<strong>in</strong>ima 15) considerato<br />
che il Comune ha acqua potabile che viene<br />
ceduta alle famiglie mediante il compenso<br />
di un annuo canone;<br />
Fatto presente che vi sono qui numerosi<br />
alberghi e ristoranti con un buon numero di<br />
camere sistemate secondo i rego<strong>la</strong>menti vi-<br />
a. XXX, n. s., n. 1, giugno <strong>2010</strong> 49