14.06.2013 Views

"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...

"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...

"l'impegno" (1/2010) in formato pdf - Istituto per la storia della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

un mito, ha avuto l’abilità di non credere nel<br />

suo mito. Moscatelli <strong>la</strong>sciava credere, faceva<br />

credere, era contento che si costruisse<br />

un mito, ma lui non ci credeva. Questo fece<br />

sì che Moscatelli riuscì ad avere un ruolo<br />

anche dopo, mentre Beltrami fu stroncato<br />

subito» 48 .<br />

Questi ultimi sono tutti fattori importanti<br />

<strong>per</strong> capire come il mito di Moscatelli non si<br />

esaurisse con <strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> fase spontanea<br />

del<strong>la</strong> Resistenza, e anzi venisse traghettato<br />

grazie agli apparati di propaganda su b<strong>in</strong>ari<br />

più istituzionalizzati, più consoni al<strong>la</strong> nuova<br />

fase che avrebbe vissuto <strong>la</strong> Resistenza,<br />

meno “romantica” e più pragmatica.<br />

Anche retrospettivamente, uno degli elementi<br />

che più sarebbero stati ricordati del<strong>la</strong><br />

guerriglia valsesiana fu proprio questa abilità<br />

“creativa” nello sfruttare <strong>la</strong> dimensione<br />

pubblica del<strong>la</strong> guerra e qu<strong>in</strong>di <strong>la</strong> propaganda,<br />

compito nel quale Moscatelli effettivamente<br />

avrebbe eccelso, tant’è che sarebbe<br />

stato anche ricordato come “il comunista<br />

creativo” 49 .<br />

Alcune delle trasfigurazioni mitiche che<br />

subì <strong>la</strong> Resistenza valsesiana - al cui <strong>in</strong>terno<br />

rifulgeva il suo comandante - ebbero del<br />

resto orig<strong>in</strong>e anche nelle esigenze propagandistiche<br />

di accrescere <strong>la</strong> propria fama e<br />

nel contempo di terrorizzare i nemici. Ecco<br />

ad esempio come Gian Carlo Pajetta ricorda<br />

uno dei primi scontri a fuoco che avvennero<br />

<strong>in</strong> Valsesia: «Ricordo uno dei primi combattimenti:<br />

i suoi avevano teso un agguato<br />

a due camion di camicie nere del<strong>la</strong> Tagliamento,<br />

e Moscatelli, <strong>in</strong> un bollett<strong>in</strong>o di guerra<br />

rivolto alle popo<strong>la</strong>zioni del<strong>la</strong> Valsesia e di<br />

Novara, dopo aver annunciato le gravi <strong>per</strong>di-<br />

Stefano Sa<strong>la</strong><br />

te del nemico <strong>in</strong> uom<strong>in</strong>i e mezzi, concludeva<br />

affermando che, da parte dei garibald<strong>in</strong>i, proseguiva<br />

“il rastrel<strong>la</strong>mento” delle camicie nere<br />

fuggite. In un <strong>per</strong>iodo nel quale erano<br />

sempre gli altri a cercarci e a costr<strong>in</strong>gerci a<br />

ripiegare (di fuga non si doveva par<strong>la</strong>re <strong>in</strong><br />

nessun caso) quel<strong>la</strong> frase faceva colpo» 50 .<br />

Analoga attenzione al<strong>la</strong> propaganda si<br />

<strong>per</strong>cepisce nel racconto, sempre ad o<strong>per</strong>a<br />

di Pajetta, di una nuova azione dei garibald<strong>in</strong>i<br />

valsesiani, che occuparono <strong>per</strong> brevissimo<br />

tempo <strong>la</strong> stazione ferroviaria di Novara<br />

giungendo <strong>in</strong> treno nel capoluogo: «Ci fu<br />

subito un comunicato - il “bollett<strong>in</strong>o di guerra”<br />

di Moscatelli - e noi lo pubblicammo con<br />

un grosso titolo, <strong>in</strong> attesa che Moscatelli ne<br />

comb<strong>in</strong>asse un’altra delle sue» 51 .<br />

Col sorgere di efficaci apparati di propaganda<br />

- effetto anche questo dell’istituzionalizzazione<br />

del movimento partigiano -<br />

l’orig<strong>in</strong>aria sp<strong>in</strong>ta del<strong>la</strong> mitopoiesi popo<strong>la</strong>re<br />

sarebbe stata recu<strong>per</strong>ata da questa nuova<br />

dimensione, che l’avrebbe aggiornata alle<br />

nuove esigenze politico-militari del<strong>la</strong> guerriglia.<br />

Grazie a ciò il mito di Moscatelli sopravvisse<br />

al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> fase spontanea del<strong>la</strong><br />

Resistenza e al<strong>la</strong> conseguente messa <strong>in</strong> crisi<br />

del modello carismatico f<strong>in</strong> lì o<strong>per</strong>ante.<br />

La fantasia popo<strong>la</strong>re, di fronte al<strong>la</strong> “morte<br />

di un mito” come Beltrami, manifestò una<br />

certa difficoltà ponendo al<strong>la</strong> testa del<strong>la</strong> sua<br />

formazione <strong>la</strong> moglie Giuliana. In realtà quel<strong>la</strong><br />

voce, quel<strong>la</strong> notizia falsa, fu l’ultimo acuto<br />

di quel mito, che di lì a breve si esaurì completamente,<br />

quantomeno nel<strong>la</strong> sua funzione<br />

di eroe vivente nel contesto del<strong>la</strong> guerra<br />

partigiana: <strong>in</strong> effetti <strong>la</strong> morte poneva necessariamente<br />

f<strong>in</strong>e al<strong>la</strong> sua eroizzazione <strong>in</strong> que-<br />

48 Testimonianza di G<strong>in</strong>o Vermicelli “Edoardo”, cit., <strong>in</strong> M. BEGOZZI, op. cit., p. 167.<br />

49 F. COLOMBARA, art. cit., p. 34.<br />

50 G. C. PAJETTA, op .cit., p. 51.<br />

51 Idem, p. 57.<br />

38 l’impegno

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!