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Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini

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22<br />

<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2011 - n.2<br />

zione che è avvenuta per tutti i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo nella sua risurrezione e che<br />

si attualizza per noi nel battesimo: il passaggio dalla schiavitù del peccato alla<br />

libertà dei figli <strong>di</strong> Dio. Il Mar Rosso è l’immagine del fonte battesimale e un<br />

simbolo del popolo cristiano.<br />

Quando poi gli Ebrei si ritrovarono esuli in Babilonia, furono tormentati<br />

dall’ansia del dubbio: potevano ancora credere a quella vecchia storia <strong>di</strong> un<br />

Dio alleato che libera il suo popolo e gli assicura una terra “dove scorre latte e<br />

miele”? Un lontano <strong>di</strong>scepolo del profeta Isaia si è sentito chiamato da Dio a<br />

confermare il popolo nella certezza della benevolenza <strong>di</strong>vina per Israele. L’avvenire<br />

non sarà una smentita <strong>di</strong> questa certezza rocciosa, ma una sua evidente<br />

<strong>di</strong>mostrazione. Ecco allora la quarta tappa: dalla <strong>di</strong>spersione alla conversione.<br />

E’ la tappa che noi battezzati viviamo ogni volta che superiamo la prova e riscopriamo<br />

la grandezza dell’amore del nostro Dio.<br />

Ma questa speranza va continuamente rinnovata, pena la persistente ricaduta<br />

nell’idolatria. Lo stesso profeta dell’oracolo precedente si incarica allora,<br />

per mandato <strong>di</strong>vino, <strong>di</strong> rianimare la speranza del popolo eletto: il sogno che<br />

Dio ha seminato nel cuore dell’uomo si realizzerà. Un giorno il mondo sarà<br />

totalmente liberato dalle forze del male. Ma occorre per questo una rinnovata<br />

conversione per passare continuamente dalla decadenza al rinnovamento. Alla<br />

luce della risurrezione i cristiani interpretano questo oracolo come una profezia<br />

della nuova ed eterna alleanza, stabilita nel sangue <strong>di</strong> Cristo.<br />

Nel passo del libro <strong>di</strong> Baruc – è la sesta lettura – l’autore ispirato me<strong>di</strong>ta sulla<br />

situazione dei Giudei rimasti all’estero, dopo la liberazione ad opera <strong>di</strong> Ciro, e<br />

riflette sul fatto che, se Israele rimane <strong>di</strong>sperso fra le nazioni, ciò avviene perché<br />

ha <strong>di</strong>menticato la sorgente della vera sapienza. La sapienza, rivelata da Dio al<br />

popolo eletto, è stata manifestata dalla legge data a Mosè. Assai presto i cristiani<br />

hanno utilizzato questo brano per esprimere la loro comprensione <strong>di</strong> Cristo.<br />

E’ lui la manifestazione della sapienza <strong>di</strong> Dio. Ecco pertanto un altro passaggio<br />

che i cristiani devono perennemente compiere: dalla stoltezza alla sapienza, o,<br />

se si vuole, dalla sapienza <strong>di</strong> questo mondo alla stoltezza della croce.<br />

Ezechiele, dal cui rotolo è stata ritagliata la settima lettura, è stato tra gli<br />

esiliati in Babilonia il cantore della speranza: Dio avrebbe ricostruito <strong>di</strong> nuovo<br />

quello che il popolo aveva guastato con il peccato. Questa ricostruzione<br />

avrebbe trovato il suo compimento nella rie<strong>di</strong>ficazione del cuore dell’uomo: Dio<br />

avrebbe tolto dai suoi figli il cuore <strong>di</strong> pietra e avrebbe dato loro un cuore nuovo,<br />

anzi avrebbe dato ad<strong>di</strong>rittura il suo Spirito. Con la risurrezione <strong>di</strong> Cristo tutto ciò<br />

che è <strong>di</strong>strutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova, e tutto ritorna alla<br />

sua integrità, grazie allo Spirito Santo che il Risorto ha effuso sui suoi <strong>di</strong>scepoli<br />

nel cenacolo. Avviene così il passaggio dalla morte alla vita.<br />

Nella lettera ai Romani, l’apostolo Paolo svela l’aspetto essenziale della vita<br />

cristiana. E’ la scoperta meravigliosa dell’amore gratuito <strong>di</strong> Dio. Chi l’accetta, ne<br />

viene sconvolto. Si apre alla vita dello Spirito. Avviene una trasformazione ra<strong>di</strong>-<br />

Atti del Vescovo

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