15.06.2013 Views

Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini

Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini

Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

52<br />

<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2011 - n.2<br />

2. Educazione è testimonianza<br />

Prima <strong>di</strong> essere un maestro l’educatore è un testimone, e il testimone è<br />

caratterizzato da un profilo con questi tratti:<br />

- Innanzitutto la cre<strong>di</strong>bilità. Il testimone non è un eroe senza macchia e<br />

senza paura; non è un essere perfetto, ma un uomo cre<strong>di</strong>bile e coerente.<br />

- Il coinvolgimento. Il testimone si coinvolge, perché l’educazione comporta<br />

sempre una auto-implicazione. Romano Guar<strong>di</strong>ni scriveva: “Vogliamo entrambi<br />

- cioè io educatore, tu educando - essere ciò che dobbiamo essere”, e questo<br />

coinvolgimento si traduce in una educazione permanente che non si può mai<br />

<strong>di</strong>smettere.<br />

- La responsabilità. Significa <strong>di</strong>re no all’autoritarismo ee sì all’autorevolezza,<br />

ma d’altra parte significa anche <strong>di</strong>re no al permissivismo e sì alla responsabilizzazione.<br />

Questo comporta una asimmetria nel rapporto educativo: l’educatore<br />

e l’educando non sono due compagni che camminano insieme. Il cammino<br />

educativo è come una escursione ad alta quota, che richiede sempre una guida.<br />

- La gratuità. Nessuno è padrone <strong>di</strong> ciò che riceve; bisogna andare oltre<br />

alla logica della funzionalità. La logica dell’educatore è dare quanto lui stesso<br />

ha ricevuto, perché allora si alimenta quel patrimonio educativo che dobbiamo<br />

consegnare alle future generazioni. Gratuità, ricordando sempre che noi tutti<br />

siamo abbastanza poveri per dover ricevere e abbastanza ricchi per poter dare.<br />

3. Educazione è cammino<br />

Il cammino implica la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> una meta e <strong>di</strong> una strada, ma un cammino<br />

con una guida alpina non è semplicemente fatto da uno (la guida), che<br />

cammina più veloce <strong>di</strong> quelli che accompagna, ma da uno che è già salito in<br />

vetta, ha già sperimentato la strada, ed è questo che lo rende esperto nel guidare,<br />

sostenere, accompagnare gli altri. Gli educatori con<strong>di</strong>vidono con gli educan<strong>di</strong><br />

la meta e la strada, ma i primi – ecco l’asimmetria - hanno la responsabilità<br />

<strong>di</strong> mostrare l’una e l’altra ai secon<strong>di</strong>. Dice un proverbio africano: “Quando si ha<br />

una meta, anche nel deserto si trova una strada”. E un altro detto afferma: “Se<br />

vado da solo, vado più veloce; se camminiamo insieme, an<strong>di</strong>amo più lontano”.<br />

Ovviamente il cammino implica anche gradualità nelle tappe e fedeltà alla legge<br />

della strada, perché la strada è non fatta per essere contemplata e sognata,<br />

ma per essere percorsa.<br />

Eccoci ora alle ultime due domande: che cosa può dare la fede? cosa deve<br />

dare la scuola?<br />

La fede può dare anzitutto l’ossigeno della trascendenza. Benedetto XVI ha<br />

scritto nella “Caritas in Veritate”: “Senza Dio l’uomo non sa dove andare e non<br />

riesce nemmeno a comprendere chi egli sia”. Inoltre la fede può dare un capitale<br />

<strong>di</strong> certezze rasserenanti e che si riassumono nel titolo <strong>di</strong> un libro “Dio fa bene<br />

ai bambini”. Infatti la certezza dell’esistenza, o meglio della presenza <strong>di</strong> Dio, si<br />

declina in altrettante certezze rocciose sulle quali si può fondare una vita. Dire<br />

“Dio c’è”, significa che “io sono amato”. Cartesio affermava “cogito ergo sum”<br />

(“penso dunque sono”); il cristiano afferma “cogitor – o meglio ancora – amor”,<br />

“sono pensato, sono amato da Dio”, dunque esisto. Noi siamo gli amati, così<br />

Atti del Vescovo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!