Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini
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<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2011 - n.2<br />
abbandono affettivo: Cristo ripara così a tutti gli allontanamenti da Dio causati<br />
dal peccato. Non è un castigo perciò, ma una prova, quella che Gesù subisce volontariamente<br />
per amore al Padre e a tutti noi: nonostante accetti su <strong>di</strong> sé tutto<br />
il peso del peccato e sperimenti tutta l’angoscia provocata dalla <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza a<br />
Dio, egli grida al Padre il sì dell’obbe<strong>di</strong>enza e si rimette nelle sue mani: “Padre,<br />
nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46).<br />
“Uno è morto per tutti”, afferma san Paolo: ma ciò non è avvenuto per <strong>di</strong>spensarci<br />
dalla nostra personale morte al peccato, anzi proprio per favorirla. La<br />
solidarietà <strong>di</strong> Cristo non esclude, ma rende possibile e include la nostra cooperazione:<br />
“Egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per<br />
se stessi, ma per lui che è morto e risuscitato per noi” 82Cor 5,14s). Gesù si è<br />
addossato tutto il male del mondo: tutto l’egoismo, tutto l’orgoglio, tutta la <strong>di</strong>sperazione,<br />
tutto lo sfruttamento dei poveri e dei deboli, tutta la lussuria, tutta<br />
l’ipocrisia, tutto l’o<strong>di</strong>o, tutta la violenza. “Egli è stato schiacciato per le nostre<br />
iniquità; si è abbattuto su <strong>di</strong> lui il castigo che ci dà salvezza” (Is 53,15). Sulla<br />
croce c’era quin<strong>di</strong> anche il mio peccato, il mio egoismo, la mia <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza.<br />
Se Gesù è morto anche per i miei peccati, significa che anch’io con i miei peccati<br />
l’ho ucciso.<br />
Cristo agisce come capo dell’umanità: dall’eternità tutti gli uomini sono stati<br />
pensati in lui, finalizzati a lui, posti in oggettiva connessione con lui. Si tratta non<br />
solo <strong>di</strong> appartenenza, ma quasi <strong>di</strong> una mutua immanenza che fa <strong>di</strong> Gesù e <strong>di</strong><br />
tutti e singoli gli uomini come un unico organismo vivente. Il vincolo che lega<br />
tutti personalmente e organicamente a Cristo è la con<strong>di</strong>zione previa perché il<br />
suo sacrificio sia redentivo. Gesù è il capo sano <strong>di</strong> un organismo malato: assume<br />
su <strong>di</strong> sé la malattia del corpo e trasmette al corpo la sua salvezza. In quanto atto<br />
personale <strong>di</strong> un Uomo-Dio, la sua è un’azione umana <strong>di</strong> potenza <strong>di</strong>vina.<br />
4. E’ veramente risorto<br />
Cristo è risorto: è la quarta buona notizia.<br />
Per <strong>di</strong>re come la risurrezione <strong>di</strong> Cristo sia la vera chiave <strong>di</strong> lettura per reinterpretare<br />
correttamente la sua morte, l’evangelista Luca ci presenta un racconto<br />
para<strong>di</strong>gmatico – l’apparizione ai <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Emmaus (Lc 24,13-35) - costruito<br />
attorno all’immagine del cammino. Dapprima un cammino che allontana<br />
da Gerusalemme, per tentare <strong>di</strong> rimuovere il ricordo bruciante della passione<br />
<strong>di</strong> Gesù e del fallimento totale del suo progetto. Si potrebbe <strong>di</strong>re un cammino<br />
dalla speranza alla delusione, come confessano i due <strong>di</strong>scepoli: “Noi speravamo<br />
che fosse lui a liberare Israele”. Ma poi – a seguito dell’incontro con il misterioso<br />
viandante che aveva fatto ardere il loro cuore spiegando alla luce delle Scritture<br />
il senso della croce e si era fatto riconoscere allo spezzare del pane – il cammino<br />
registra una inversione ad u, <strong>di</strong> nuovo verso Gerusalemme, e <strong>di</strong>venta un<br />
cammino dalla delusione alla speranza. Gli eventi sono rimasti quelli <strong>di</strong> prima,<br />
ma ora vengono riletti con occhi nuovi. Quella che allo sguardo degli uomini era<br />
apparsa e continuava ad apparire come sconfitta e scandalo – spiegabile con le<br />
Interventi<br />
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