numero 1/2011 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani
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– lo ricordano bene – non solo comportò costi<br />
ingentissimi ma, soprattutto, fece strage di<br />
oltre seicentomila uomini. Per molti bianchi,<br />
invece, e non solo tra le fi la dei conservatori,<br />
il vessillo rimane la testimonianza di una<br />
gloria smarrita, un motivo di orgoglio sopravvissuto<br />
alla sconfi tta e al potere erosivo<br />
del tempo. Non a caso le strofe di un motivetto<br />
popolare, When Johnny comes marching<br />
home, sono state intonate da migliaia di<br />
persone per accompagnare i festeggiamenti<br />
in onore del capitano George Dixon, morto<br />
con l’intero equipaggio del sommergibile<br />
Hunley da lui comandato nel terzo e defi nitivo<br />
affondamento dello scafo. Quella notte<br />
del 17 febbraio 1864, il regalo della fi danzata,<br />
una moneta d’oro da venti dollari che gli<br />
aveva portato fortuna sul campo di battaglia<br />
di Shiloh, fermando una pallottola nordista,<br />
non gli fu d’aiuto.<br />
La moneta restò nello scafo insieme alle<br />
ossa del suo proprietario e qualche anno fa,<br />
mentre era in corso il complesso recupero<br />
del trabiccolo colato a picco, molti, nostalgici<br />
delle sue imprese, hanno riscoperto le vecchie<br />
uniformi grigie degli antichi confederati.<br />
Non senza qualche strascico polemico.<br />
Come ha osservato il professor Raimondo<br />
Luraghi, autore di una monumentale<br />
Storia della Guerra civile americana, è<br />
evidente che i traumi di quella pace diffi cile,<br />
stabilita dall’esercito dell’Unione nel 1865,<br />
non sono stati ancora superati. Ci sono Stati,<br />
come il Mississippi, che hanno segnato tristi<br />
primati: record di analfabetismo, persistenza<br />
della segregazione, linciaggi. Persino il<br />
divieto di insegnamento della teoria dell’evoluzione<br />
nelle scuole. Non dimentichiamo<br />
poi che negli anni Cinquanta questo Stato si<br />
è distinto per la ferocia con cui ha combattuto<br />
il movimento dei diritti civili. I neri non<br />
hanno avuto scampo: c’è chi è fuggito verso<br />
il Nord liberal, chi ha continuato a lavorare<br />
nelle piantagioni di cotone, senza o quasi<br />
salario, chi si è azzardato a chiedere il voto<br />
ed è stato ucciso. In questa parte del pianeta<br />
America – è sconcertante – alcuni anziani<br />
bianchi credono ancora oggi che la Guerra<br />
Civile sia appena iniziata. E che i neri siano<br />
fi gli di un dio minore.<br />
È il segno di un retaggio culturale che<br />
fa fatica a essere cancellato e che affonda le<br />
proprie radici in tempi remoti, quando fu avviato<br />
il progetto per la ricostruzione del Sud.<br />
Nel 1870 l’Unione occupò militarmente tutti<br />
gli Stati sconfi tti e non mancò qualche generale<br />
pronto a confortare i soldati che avevano<br />
accettato di buon grado il verdetto, risfo-<br />
derando in loro un senso di orgoglio per lo<br />
sprezzo del pericolo dimostrato in battaglia.<br />
In soli dieci anni, tuttavia, i Redeemers,<br />
così si chiamavano i membri dell’élite<br />
sudista bianca, cominciarono a porre le<br />
basi per un nuovo sistema monopartitico<br />
e presero nettamente il controllo attraverso<br />
l’infl uenza dominante esercitata dal<br />
Partito Democratico sulla politica locale.<br />
In questo infuocato teatro di furore razzista,<br />
emblematica fu l’applicazione delle<br />
Leggi Jim Crow che diffusero pesanti discriminazioni<br />
sociali: si teorizzò il perverso<br />
status di “separati ma uguali”, i matrimoni<br />
misti erano tabù e l’integrazione nelle scuole<br />
esisteva solo sulla carta. Era stato gettato<br />
alle ortiche quanto era avvenuto il 9 aprile<br />
1865 nel corso delle trattative di pace. Quel<br />
giorno, dopo aver sollecitato l’armistizio,<br />
il generale sudista Lee fu imbarazzato nel<br />
vedere tra gli uffi ciali unionisti il colonnello<br />
Ely Parker, scuro di pelle, che scambiò per<br />
un nero. Appreso che Parker era un indiano<br />
della tribù dei Seneca, amico personale del<br />
comandante Grant, gli si avvicinò sorridendo:<br />
“Bene, allora son contento di incontrare<br />
un vero americano”. Il colonnello Parker replicò:<br />
“Siamo tutti americani adesso”.<br />
Ricordare il passato per capire il presente<br />
è, in fi n dei conti, l’esercizio che gli americani<br />
fanno quest’anno. L’Italia spegne le 150<br />
candeline della sua Unità e continua a discutere<br />
il processo attraverso il quale fu raggiunta<br />
e la struttura politico-amministrativa in cui<br />
si è incarnata. L’America, a sua volta, rifl ette<br />
sulla sua guerra in-civile. Lascia da parte per<br />
un momento eroismi, fortini e squilli di tromba.<br />
Scava nella sua storia per cogliere una<br />
rete intricata di luci e ombre. E, di concerto,<br />
il presidente Obama propone una serie in dodici<br />
puntate sulla nascita della nazione e sui<br />
problemi del Nuovo Mondo, dal titolo America.<br />
Ultima frontiera. Un ritratto di grandi<br />
personaggi, uomini e donne straordinari, che<br />
sono il simbolo e l’orgoglio della loro patria.<br />
Perché il mito fondativo di un paese passa<br />
anche attraverso l’immaginario collettivo.<br />
Nelle parole dell’ex segretario di Stato Colin<br />
Powell come nelle battute dell’attrice Meryl<br />
Streep, che detiene il record di nomination al<br />
premio Oscar. Dai fotogrammi di John Lasseter,<br />
direttore creativo della Pixar, ai passi<br />
in assenza di gravità di Buzz Aldrin, l’astronauta<br />
che prese parte al primo allunaggio nel<br />
1969. Sulla terra a stelle e strisce è radicata<br />
una forte e unanime convinzione: “We can<br />
remake ourselves – and our nation – to fi t our<br />
larger dreams” (Barack Obama).<br />
La Guerra di Secessione<br />
I cavalieri dell’America bianca<br />
“Dal 1868 esiste, in molti Stati americani,<br />
un’organizzazione chiamata Ku Klux Klan,<br />
che annovera tra i propri membri larga<br />
parte della popolazione bianca. Lo statuto<br />
del Klan prevede che ogni membro sia<br />
provvisto di una pistola e di una toga. Le<br />
azioni del Klan si svolgono di notte e sono<br />
invariabilmente dirette contro membri del<br />
Partito Repubblicano. Il Klan infl igge vendette<br />
sommarie ai cittadini neri irrompendo<br />
nelle loro case, torturandoli e in molti casi<br />
assassinandoli”. Questo afferma nel 1870 il<br />
Gran Giurì istituito dal presidente U.S. Grant<br />
per indagare sul Ku Klux Klan.<br />
Ku Klux Klan è il nome di tre diverse<br />
organizzazioni di estrema destra sorte negli<br />
Stati Uniti per propugnare correnti di pensiero<br />
reazionarie, nazionaliste e razziste attraverso<br />
il terrorismo.<br />
La prima sezione del Ku Klux Klan naque<br />
a Pulaski (Tennessee) il 24 dicembre 1865<br />
e prese nome dal termine greco kuklos –<br />
“cerchio”. I leader dei Klan locali, molti dei<br />
quali veterani dell’esercito confederato, si<br />
diedero in seguito un’organizzazione centrale<br />
a Nashville nell’aprile 1867. In un primo<br />
momento il loro obiettivo primario era impedire<br />
che la popolazione nera continuasse a<br />
esercitare il proprio diritto di voto. Il presidente<br />
Grant fu quindi sollecitato a prendere<br />
provvedimenti contro il KKK, e il Congresso<br />
approvò il Ku Klux Klan Act il 20 aprile 1871.<br />
L’organizzazione subì a questo punto un<br />
declino, anche grazie al ristabilimento dei<br />
governi bianchi nel Sud, e sparì già nei primi<br />
anni Settanta.<br />
Il KKK fu rifondato nel 1915 da W.H. Simmons,<br />
un predicatore infl uenzato dal fi lm The Birth<br />
of a Nation. Il secondo Klan adottò una<br />
croce infuocata come proprio simbolo e si<br />
contrappose principalmente all’Associazione<br />
nazionale per il progresso della popolazione<br />
di colore (Naacp), ma dopo la Prima Guerra<br />
Mondiale divenne ostile anche a ebrei, cattolici,<br />
socialisti e comunisti. Conquistò posizioni<br />
politiche di rilievo e crebbe rapidamente fi no<br />
a raggiungere i 4 milioni di membri nel 1925,<br />
crollò a 30.000 adepti durante la Grande<br />
Depressione e si sciolse nel 1944.<br />
Già negli anni Cinquanta, tuttavia, l’avvento del<br />
movimento per i diritti civili portò a un revival di<br />
organizzazioni razziste ispirate al KKK, come<br />
i noti Cavalieri Bianchi del KKK di R. Shelton.<br />
Nel profondo Sud i membri del Klan facevano<br />
forti pressioni sui neri perché non votassero e il<br />
linciaggio era ancora utilizzato per terrorizzare<br />
la popolazione. Nonostante le iniziative<br />
legislative federali volte a mettere fuorilegge<br />
il KKK, il fenomeno non poté mai essere<br />
estirpato alla radice a causa del persistere di<br />
una vera e propria mentalità del Klan.<br />
Elena Martini<br />
panorama per i giovani • 17