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numero 1/2011 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Foto: iStockphoto.com/dhughes9<br />

La La Guerra salute di nel Secessione mondo<br />

schiavistico, al netto delle evidenti immoralità<br />

che ne sono alla base, risultava<br />

Spesso la ricchezza dei grandi<br />

proprietari terrieri era dovuta più<br />

al valore di mercato degli schiavi<br />

che alle loro terre.<br />

economicamente conveniente, almeno<br />

nelle piantagioni. L’applicazione del lavoro<br />

schiavizzato si è sempre rivelata<br />

inadatta in un settore in cui il lavoratore<br />

deve essere formato e specializzato come<br />

quello industriale.<br />

Molte sono le obiezioni, di carattere<br />

meramente utilitaristico, che possono es-<br />

34 • n. 1, gennaio-aprile <strong>2011</strong><br />

sere mosse contro le tesi dello Stampp.<br />

Ad esempio, non bisogna commettere<br />

l’errore di misu-<br />

rare la produttività<br />

avvalendosi<br />

del solo computo<br />

delle ore lavorate.<br />

Già lo schiavista<br />

americano<br />

Edmund Ruffi n o l’economista irlandese<br />

John Elliott Cairnes contestarono l’effi<br />

cacia dello schiavo come forza lavoro.<br />

A parità di altre condizioni, sarebbe<br />

dimostrabile che la produttività di un<br />

uomo libero è maggiore di quella di uno<br />

schiavo. Il differenziale di resa lavorativa<br />

tra libero e non libero è generato da<br />

tre diverse cause: di ordine psicologico,<br />

tecnico e fi sico. Lo schiavo, in primo<br />

luogo, non ha motivo di lavorare di più<br />

e meglio. Dunque la sua sottocapacità<br />

lavorativa non deve intendersi come sottrazione<br />

allo sforzo, ma piuttosto come<br />

una generale incuranza nello svolgere<br />

il proprio lavoro molto più presente che<br />

negli stipendiati. E arriviamo al difetto<br />

di natura tecnica: lo schiavo non possedeva<br />

nessun tipo di addestramento,<br />

ad eccezione di quello impartitogli dal<br />

suo padrone, che spesso era frettoloso<br />

e impreciso. Nonostante ciò è possibile<br />

rintracciare casi in cui alcuni schiavi<br />

particolarmente abili abbiano dimostrato<br />

le loro capacità in ambito lavorativo. Si

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