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la Conferenza nazionale della donna lavoratrice - CGIL Regionale ...

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La <strong>donna</strong> italiana era divenuta cittadina, aveva sperimentato durante gli anni del<strong>la</strong> Resistenza<br />

un nuovo sentimento civile 32 , come <strong>la</strong>voratrice aveva sostituto gli uomini impegnati al fronte<br />

ed era stata tra i protagonisti degli scioperi e delle agitazioni susseguitisi a partire dal 1943: le<br />

masse femminili erano però considerate ancora arretrate e impreparate da un punto di vista<br />

politico.<br />

Di qui <strong>la</strong> proposta togliattiana delle cellule femminili di partito e, parimenti, nel sindacato <strong>la</strong><br />

costituzione di apposite sedi nelle quali le donne potessero crescere da un punto di vista<br />

politico e potessero e<strong>la</strong>borare le loro specifiche rivendicazioni: le commissioni femminili,<br />

istituite sin dal 1945. 33<br />

La distanza che aveva storicamente separato le donne dal<strong>la</strong> politica era percepita come causa<br />

di ritardo, di deficit da colmare prima di immergersi nel ‹‹mare aperto›› del sindacato e del<strong>la</strong><br />

politica 34 , ambiti, questi, segnati da una prassi esclusivamente maschile cui le donne erano<br />

chiamate ad adeguarsi e non a modificare. 35<br />

La questione del<strong>la</strong> rappresentanza femminile era stata posta da Maddalena Secco in<br />

occasione del Congresso Nazionale del<strong>la</strong> <strong>CGIL</strong> a Napoli nel 1945. Si richiese un numero<br />

proporzionale di donne <strong>la</strong>voratrici in tutti gli organismi dirigenti del sindacato, dalle<br />

Commissioni interne ai vertici del<strong>la</strong> Confederazione. Ma lo strumento di accesso ai ruoli<br />

direttivi era pur sempre costituito dal <strong>la</strong>voro svolto nelle commissioni femminili, istituite a<br />

ogni livello: nelle Camere del Lavoro, nelle federazioni di categoria fino al<strong>la</strong> Commissione<br />

femminile <strong>nazionale</strong> che operava a livello confederale.<br />

Nel<strong>la</strong> fase del sindacato unitario fu anche sul terreno delle commissioni femminili che si<br />

riprodussero le divergenze tra le diverse forze politiche presenti. In causa era il ruolo da<br />

assegnare a tali commissioni: per le socialcomuniste non si trattava solo di una sede deputata<br />

a facilitare l’apprendistato del<strong>la</strong> politica, ma anche di uno strumento di sostegno alle<br />

32<br />

A par<strong>la</strong>re di nuovo sentimento civile è Pao<strong>la</strong> Gaiotti de Biase in P. Gaiotti de Biase, Donne e politica<br />

nel<strong>la</strong> Repubblica. Dal Dopoguerra agli anni ’60 in N. M. Filippini, A. Scattigno (a cura di), op. cit., p. 98<br />

33<br />

Cfr. M. L. Righi, L’azione delle donne nel<strong>la</strong> Cgil 1944-1962 in S. Lunadei, L. Motti, M. L. Righi (a cura<br />

di), è brava ma, cit., p. 31 e sgg.<br />

34<br />

A. Cubeddu, B. Piccininni (a cura di), Fuori dall’ombra. La vita, l’autorevolezza, le conquiste delle<br />

donne del<strong>la</strong> Cgil di Roma e del Lazio. Ediesse, Roma 2007, p. 156<br />

35<br />

Nel corso del<strong>la</strong> lotta resistenziale non rari erano stati i riferimenti ad una politica ridefinita dalle donne.<br />

Nell’organo del Movimento Femminile Giustizia e Libertà si afferma nel febbraio 1945: ‹‹le donne…<br />

private per secoli dell’esercizio di ogni pubblica attività, si trovano oggi di fronte a questo nuovo compito<br />

più tecnicamente impreparate degli uomini, ma al tempo stesso e per questa stessa ragione libere da<br />

preconcetti e pregiudizi e con tutto il tesoro intatto del<strong>la</strong> loro energia, del loro sentimento, del<strong>la</strong> loro<br />

iniziativa››. Forte è l’accento sul<strong>la</strong> necessità che a fine conflitto <strong>la</strong> massa femminile dia vita a ‹‹iniziative e<br />

a riforme essenzialmente femminili, capaci di equilibrare gli istituti e gli organismi finora creati dal<br />

cervello e dal<strong>la</strong> volontà dell’uomo soltanto››. Citato in A. Rossi-Doria, Le donne sul<strong>la</strong> scena politica in F.<br />

Barbagallo, op. cit., p. 789<br />

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