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la Conferenza nazionale della donna lavoratrice - CGIL Regionale ...

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3.2 Gli interventi delle delegate<br />

I temi del dibattito, individuati dal<strong>la</strong> Pico<strong>la</strong>to nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione introduttiva, presero corpo<br />

dalle parole delle delegate, ciascuna delle quali portò l’esperienza delle <strong>la</strong>voratrici che<br />

rappresentava.<br />

Accorciamento dei differenziali<br />

Due interventi si concentrarono in partico<strong>la</strong>r modo sul<strong>la</strong> questione retributiva.<br />

Bertocci, operaia di Genova, portò <strong>la</strong> testimonianza delle lotte condotte nel<strong>la</strong> sua fabbrica,<br />

un’azienda alimentarista, per l’avvicinamento dei differenziali. 6 Dopo <strong>la</strong> proposta di Di<br />

Vittorio di indire <strong>la</strong> <strong>Conferenza</strong> <strong>nazionale</strong>, le <strong>la</strong>voratrici avevano formu<strong>la</strong>to una Carta<br />

rivendicativa aziendale con <strong>la</strong> richiesta di avvicinamento delle paghe, di miglioramenti interni<br />

e di aumenti retributivi. Con <strong>la</strong> loro determinazione erano riuscite ad ottenere attrezzature<br />

moderne e miglioramenti igienici. Un ordine del giorno votato da tutte le iscritte ai sindacati<br />

era stato inviato all’Associazione degli industriali, al<strong>la</strong> Camera del Lavoro, al<strong>la</strong> UIL e al<strong>la</strong><br />

CISL provinciali. L’on. Morelli, segretario del<strong>la</strong> CISL provinciale, in un comizio di piazza si<br />

era dichiarato d’accordo con l’eliminazione dello scarto nelle paghe.<br />

Per Natale le <strong>la</strong>voratrici avevano ottenuto un premio uguale a quello degli uomini. L’intento<br />

era quello di ottenere <strong>la</strong> stessa parità anche per il premio di produzione per il quale esisteva<br />

ancora una differenza di 1.000 lire.<br />

La responsabile del<strong>la</strong> commissione femminile del<strong>la</strong> CCdL di Bologna, Diana Sabbi, rese<br />

note le lotte delle <strong>la</strong>voratrici del<strong>la</strong> provincia per i miglioramenti sa<strong>la</strong>riali. 7 Sia per l’industria<br />

che per il settore agricolo ne sottolineò l’elevata coscienza di c<strong>la</strong>sse.<br />

Le operaie erano riuscite ad ottenere acconti sui futuri aumenti sa<strong>la</strong>riali, passaggi di categoria,<br />

rivalutazioni e scatti riuscendo a strappare agli industriali per il 1953 quasi 40 milioni di lire.<br />

A questi andavano aggiunti altri 50 milioni delle vertenze individuali per mancato sa<strong>la</strong>rio.<br />

Le braccianti avevano ottenuto 17 milioni per il taglio e <strong>la</strong> condizionatura del riso; altri 3 per<br />

il mantenimento degli asili nido.<br />

Le rivendicazioni avanzate per i miglioramenti sa<strong>la</strong>riali riguardavano da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong><br />

perequazione dei sa<strong>la</strong>ri e degli stipendi per avvicinarli al costo del<strong>la</strong> vita; dall’altro <strong>la</strong><br />

riduzione dei differenziali tra paghe femminili e maschili da attuarsi attraverso l’aumento del<br />

sa<strong>la</strong>rio e dello stipendio base: lo scarto non doveva superare il 13 %.<br />

6 L’unità delle <strong>la</strong>voratrici genovesi per l’accorciamento delle distanze sa<strong>la</strong>riali in ivi, pp. 92-96<br />

7 Le lotte delle <strong>la</strong>voratrici bolognesi per i miglioramenti sa<strong>la</strong>riali in ivi, pp. 128-132<br />

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