la Conferenza nazionale della donna lavoratrice - CGIL Regionale ...
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confederale. Dall’altro si è scelto di realizzare un’indagine sulle attività di preparazione svolte<br />
a livello locale: a tale scopo, sono stati consultati i documenti delle commissioni femminili di<br />
due Camere del Lavoro, Roma e Firenze.<br />
La scelta di privilegiare, nel<strong>la</strong> ricerca locale, le camere del <strong>la</strong>voro è stata determinata dalle<br />
modalità stesse di organizzazione del<strong>la</strong> manifestazione. Fu a tali strutture territoriali che<br />
venne demandato il coordinamento del<strong>la</strong> iniziative promosse nel<strong>la</strong> provincia di riferimento: le<br />
conferenze di azienda, di comune, di categoria. Le denunce e le rivendicazioni avanzate<br />
durante tali assemblee locali dovevano essere raccolte in una grande <strong>Conferenza</strong> provinciale.<br />
Dalle fonti utilizzate è stato possibile accedere anche ad alcuni documenti prodotti dalle<br />
federazioni (Federmezzadri, <strong>la</strong> FILA, <strong>la</strong> FILIA). Per i tessili, una delle categorie a maggior<br />
presenza femminile, non si è potuta effettuare alcuna indagine a causa delle dispersioni subite<br />
dall’archivio del<strong>la</strong> FIOT per il periodo precedente agli anni Settanta. Non è stato possibile<br />
accedere nemmeno all’archivio del<strong>la</strong> FIOM, in fase di riordino.<br />
Nel ricostruire l’iter preparatorio è stato fondamentale l’apporto del<strong>la</strong> stampa sindacale,<br />
soprattutto di ‹‹Il Lavoro››, ‹‹Notiziario <strong>CGIL</strong>››, ‹‹Le nostre lotte›› (bollettino del<strong>la</strong><br />
Commissione femminile <strong>nazionale</strong>). Attraverso lo spoglio dei numeri re<strong>la</strong>tivi al periodo 1952-<br />
1954 è stato possibile integrare i dati raccolti durante l’indagine archivistica.<br />
La ricerca ha permesso di verificare e analizzare molti aspetti del<strong>la</strong> vita sindacale<br />
femminile del periodo considerato.<br />
Dal punto di vista organizzativo, <strong>la</strong> <strong>Conferenza</strong> confermò l’utilità di sedi separate in cui le<br />
masse femminili potessero maturare da un punto di vista politico.<br />
In merito alle rivendicazioni, tra gli obiettivi indicati assunse prioritaria importanza<br />
l’accorciamento dei differenziali tra le retribuzioni femminili e quelle maschili: il tema del<strong>la</strong><br />
parità sa<strong>la</strong>riale, accantonato rapidamente durante gli anni del<strong>la</strong> ricostruzione, tornava al<strong>la</strong><br />
ribalta. A ciò si aggiungevano <strong>la</strong> difesa del diritto al <strong>la</strong>voro, <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> salute, il rispetto<br />
delle libertà nei luoghi di <strong>la</strong>voro, una legis<strong>la</strong>zione a favore delle categorie più sfruttate e non<br />
ancora tute<strong>la</strong>te.<br />
Malgrado <strong>la</strong> consapevolezza delle drammatiche condizioni di vita e del<strong>la</strong> necessità di dure<br />
lotte, le <strong>la</strong>voratrici espressero dal<strong>la</strong> <strong>Conferenza</strong> una decisa volontà di cambiamento dando<br />
prova di unità, di crescita e di rafforzamento del<strong>la</strong> coscienza sindacale.<br />
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