la Conferenza nazionale della donna lavoratrice - CGIL Regionale ...
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emersa <strong>la</strong> drammaticità delle condizioni delle case coloniche. Alle denunce erano seguite<br />
concrete azioni: delegazioni, a cui avevano aderito personalità del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, del<strong>la</strong> cultura e<br />
del<strong>la</strong> Amministrazioni comunali, si erano mobilitate per far rispettare agli agrari le leggi<br />
sanitarie. A Sigillo si era riusciti in 40 giorni a costringere al<strong>la</strong> riparazione 10 case coloniche;<br />
ad Umbertide era stato costituito un comitato unitario con il sindaco, le organizzazioni<br />
sindacali e il parroco affinché i disoccupati venissero collocati nei <strong>la</strong>vori di riparazione.<br />
L’Amministrazione comunale di Perugia stava organizzando con i medici uno studio per<br />
individuare le ma<strong>la</strong>ttie che si sviluppavano nelle campagne. 20<br />
Le braccianti<br />
Non poteva mancare al<strong>la</strong> <strong>Conferenza</strong> <strong>la</strong> voce dell’altra categoria, insieme alle mezzadre, ad<br />
essersi distinta durante il <strong>la</strong>voro preparatorio: le braccianti.<br />
Mariuccia Carnevali, mondina di Pavia, parlò delle esperienze di lotta condotte dalle<br />
mondariso, ‹‹un esercito di 200.000 donne››, che dal<strong>la</strong> fine dell’Ottocento non avevano mai<br />
arrestato il proprio cammino verso <strong>la</strong> conquista di migliori condizioni di vita. Con<br />
determinazione avevano ottenuto miglioramenti sa<strong>la</strong>riali e contrattuali, fino a vedersi<br />
riconosciuto il principio del<strong>la</strong> parità retributiva. La legge sul collocamento, vietando<br />
l’ingaggio sulle piazze, aveva posto un freno alle specu<strong>la</strong>zioni e ai ricatti; <strong>la</strong> legge<br />
assistenziale e previdenziale era intervenuta a tute<strong>la</strong>rne <strong>la</strong> salute e <strong>la</strong> vecchiaia.<br />
La lotta, sottolineò <strong>la</strong> delegata, non poteva però essere arrestata: <strong>la</strong> legge sul collocamento<br />
veniva frequentemente vio<strong>la</strong>ta, si specu<strong>la</strong>va sul<strong>la</strong> miseria delle <strong>la</strong>voratrici per ricattarle, per<br />
costringerle a sconfessare le loro idee politiche e sindacali; i dormitori e i refettori erano<br />
spesso poco attrezzati o del tutto assenti. L’articolo 11 del<strong>la</strong> legge 860 prevedeva che gli<br />
agrari contribuissero al finanziamento degli asili per i figli delle mondine. Un accordo del<br />
1953 tra il Ministero del Lavoro, l’ONMI e altri enti governativi ne aveva però consentito<br />
l’esonero in cambio del versamento di 8 milioni di lire da ripartire tra tutte le province<br />
risicole.<br />
Al<strong>la</strong> salvaguardia dei risultati conseguiti, <strong>la</strong> Carnevali aggiunse <strong>la</strong> necessità di una vasta<br />
azione per il rinnovamento dell’agricoltura e lo sviluppo del<strong>la</strong> risicoltura. La produzione di<br />
riso per ettaro era infatti in costante diminuzione. 21<br />
A suscitare una grande impressione – almeno a giudicare dai commenti sul<strong>la</strong> stampa 22 – fu<br />
l’intervento di Grazia Gioiello, ragazza di venti anni del<strong>la</strong> commissione femminile<br />
20 Le mezzadre di Perugia per una casa civile in ivi, pp. 141-146<br />
21 Continua <strong>la</strong> gloriosa tradizione di lotta delle mondine in ivi, pp. 137-141<br />
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