Lucio Garbelli - Università degli Studi di Pavia

Pallavolo
Palleggio e bagher frontali
Giocare a pallavolo significa saper gestire una serie d'abilità caratteristiche quali, il bagher ed il palleggio, che sono
strumenti indispensabili per l'approccio al gioco. Il primo contatto con queste tecniche specifiche, data la loro
complessità esecutiva, non deve comportare esigenze di spostamento. L'allievo deve porre la sua attenzione al controllo
del pallone e alla coordinazione delle spinte degli arti superiori, inferiori e il tronco. I lavori proposti sono
contraddistinti da un rapporto frontale con le traiettorie del pallone. L'aspetto ludico caratterizzante è 1 contro 1in cui
si utilizza, in modo particolare, il palleggio e il bagher.
Il palleggio frontale
La struttura del palleggio frontale è quella già descritta per il "palleggio strutturale",
con l'unica variante che ora la palla è respinta al volo e non più trattenuta. È
consigliabile, in ogni caso, in questa fase, per facilitare il processo di sensibilizzazione
propriocettiva allungare il periodo di contatto con il pallone in modo che il bambino
percepisca chiaramente due fasi:
la fase d'ammortizzamento ed arresto della palla;
la fase di spinta.
Palleggiare contro il muro
L'allievo esegue dei palleggi rallentati contro il muro da distanza ravvicinata (50/70
cm.), utilizzando solo le braccia e mantenendo le gambe semipiegate in appoggio
asimmetrico.
Varianti: aumentare la distanza dal muro, inserire la distensione degli arti inferiori.
Palleggiare sopra la testa
Gli allievi, con un pallone a testa, devono eseguire una serie di palleggi di seguito
sopra la testa cercando di mantenere la struttura esecutiva corretta. Possono trattenere
leggermente la palla. L'insegnante ricorda agli allievi che lo spostamento continuo dei
piedi facilità la collocazione del corpo sotto la palla.
Valutare il numero di palleggi consecutivi eseguiti.
Palleggiare a coppie
Allievi a coppie, uno di fronte all'altro alla distanza di 3/4 metri, si scambiano la palla
in palleggio, prima di inviarla al compagno eseguono un palleggio sopra il capo.
L'insegnante li invita a tenere la parabola alta e a cercare sempre il piazzamento sulla
parabola spostandosi in anticipo con i piedi.
Il bagher
La tecnica
Le gambe sono divaricate con i piedi pari, il busto è un po’ inclinato in avanti. Le
braccia sono distese in avanti con gli avambracci supini e paralleli con l'interno rivolto
verso l'alto. Le mani sono unite e flesse verso il basso per aumentare la tensione delle
braccia e la superficie d'impatto.
Prima dell'impatto con il pallone tutto il corpo inizia ad estendersi verso avanti - alto. Il
contatto con il pallone avviene con la parte interna degli avambracci, la palla deve
essere guidata nella direzione prescelta, non deve solo rimbalzare sulle braccia. Il
contatto con la palla deve avvenire davanti al corpo.
In questo momento didattico è importante far ricercare all'allievo il bagher frontale,
non ammettendo gli adattamenti laterali, allo scopo di evitare che l'allievo si abitui ad
economizzare gli spostamenti.
Esercizio propedeutico
Allievi a coppie uno di fronte all'altro, si lanciano il pallone con le mani curando di
tenere la posizione con le gambe piegate e pari, il busto flesso in avanti e le braccia
tese. L'azione di lancio si effettua dopo che è iniziata l'estensione verso avanti - alto del
corpo.
Eseguire il bagher dopo un rimbalzo a terra del pallone
Un pallone per ogni due allievi. Uno deve eseguire una serie di bagher davanti a sé,
lasciando rimbalzare dopo ogni colpo la palla a terra. L'altro controlla e conta il
numero di bagher correttamente eseguiti.
Criteri di riuscita: la palla deve essere colpita con gli avambracci, le braccia devono
essere iperestese.
Eseguire dei bagher consecutivi
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