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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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Furto a Santa Maria del Monte ♣ Furto d'argenteria a Santa Maria del Monte "con<br />

danno notabile, sfondata la porta laterale della chiesa da ladri sforzata et aperta. La porta<br />

laterale sia ben assicurata". Formato processo. L'arcid. Foramiti notifica che "è stata<br />

ritrovata parte della refurtiva in ragione di ducati 84 d'argento nelle mani di un certo ebreo<br />

comprato con fiorini 180 solamente. Fu indi ordinato a me cancelliere di scrivere lettere<br />

circolari a vicari curati soggetti perché nei giorni festivi e di concorso debbano<br />

raccomandare limosina apportata in suffragio e restauro dei danni inferti alla Beata Vergine<br />

del Monte nel commesso sacrilego furto". Nella stessa lettera il Foramiti trattava dei famosi<br />

40 fiorini. "Fu deliberato che si essamini nelle carte in Archivio se si trova qualche<br />

formulazione per cui si paghino li 40 fiorini agli ufficiali di <strong>Tolmino</strong> e ciò dalli can. Pisenti ed<br />

archivista". In <strong>Tolmino</strong> "è stato ritenuto e carcerato il diacono Martino Velischich di<br />

vagabonda e mala vita et indiciato ultimamente del furto sacrilego degli argenti nella chiesa<br />

della Beata Vergine del Monte che dall'arcidiacono residente colà sia data mano solecita per<br />

inquisizione et formazione del processo contro il medesimo colle forme più legali e canoniche<br />

e informare il capitolo del procedimento".<br />

Il processo è a nome del capitolo che ne anticipa spese. Si mandano degli incaricati a<br />

<strong>Tolmino</strong> per le spese per il ricupero degli argenti e per il processo. Dalla nota spese per il<br />

processo al diacono Martino Velischich di Podrechian risultano già sborsati fiorini 194 soldi<br />

10. Si attinge dal bilancio di Santa Maria del Monte. Si prevedono altre spese per il processo<br />

e per la carcerazione del diacono, per cui si decise "che le spese per ricuperare argenti<br />

cadano a carico della fabrica di Santa Maria del Monte e le spese processuali a carico del<br />

capitolo". Si scrive a Graz che mette tutto a carico della giurisdizione capitolare. Il capitolo<br />

sollecita il suo arcidiacono "che proseguisca pure servato juris ordine prout hucusque per le<br />

difese". Il processo in criminale contro il diacono incarcerato nel castello di <strong>Tolmino</strong> "per<br />

essere stato indicato del sacrilego furto dell'argenteria, stato commesso li 28 novembre 1738<br />

nella chiesa di Santa Maria del Monte", fa spazio "alle difese fatte dal dr. Francesco Turri di<br />

Gorizia avvocato ex officio ad hoc deputato sentito a voce e per documentazione dell'arcid.<br />

Andrea Foramiti. Dopo maturo riflesso fu deliberato di delegare l'arcidiacono alla<br />

espedizione del processo e definitiva sentenza a nome del capitolo volendo anzi che ogni<br />

terminazione e sentenza abbia ad ottenere la sua integrale essecuzione nel caso presente" 80 .<br />

L'arcid. Andrea Foramiti deve tener informato puntualmente il capitolo sul processo al<br />

diacono ladruncolo Martino Velischigh. Nel frattempo si provvede ai beni sequestrati.<br />

"Essendo stati per ordine del Consiglio dei X licenziati gli argenti della Beata Vergine<br />

recuperati dal furto suddetto e stati depositati sopra il Monte di pietà per lo che si possono<br />

ora liberamente elevare dal Santo Monte il che stante il signor can. Cossio uno dei quattro<br />

fabricieri alla Beata Vergine Maria disse avere fatti col mezzo del can. conte Modana venire<br />

alcuni modelli di candelieri ad effetto di farne fare della nuova argenteria. Ma riflettutosi che<br />

per anco non si è risolto cosa si abbia ad assegnare alla veneranda Fraterna del Santissimo<br />

Sacramento di detta Chiesa per detto furto, atteso che sono stati rubati argenti di sua<br />

ragione, fu deliberato che prima di tutto il can. Cossio unitamente agli altri fabricari e can.<br />

Orsetti e Petia risolva il punto della fraterna; come pure siano fatti fare i quattro candelieri<br />

di argento" 81 .<br />

La Fraterna del Santissimo Sacramento è l'erede della Fraterna della Beata Vergine di<br />

Santa Maria del Monte di cui rimane lo straordinario registro dei verbali nell'archivio<br />

capitolare. Il Veliscich ricorre a Roma. Si decide di incaricare il vice decano "ad aggire nella<br />

pendente causa in Roma contro il diacono Martino Velischigh con ampla facoltà, etiam di far<br />

atti volontarii io cancelliere capitolare e far mandato di procura. L'atto di Procura fu redatto<br />

dal Girolamo Claudio nodaro e cancelliere ad temporalia". Ci si permette "un prestito dalla<br />

fabbrica di Santa Maria del Monte di zecchini 60 oltre altri denari della mensa disponibili<br />

per la causa vertente a Roma contro il diacono Martino Veliscich". Conseguita la giusta<br />

condanna del ladro si pone il problema di come rimediare al danno. Per risolvere<br />

80 AMC Def n. 51, 10-12-1738. 14-12-1738. 17-4-1739. 15-6-1739. 23-8-1739. 29-8-1739. 1-2-1740. 27-4-1740.<br />

27-4-1740.<br />

81 AMC Def n. 53, 11-2-1741. 20-2-1741.<br />

83

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