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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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tranquillo e la gente nella resistenza ad accettarlo doveva avere una qualche ragione. I<br />

rappresentanti locali Giuseppe Locatello detto Rebellino di <strong>Tolmino</strong>, Biagio Tutta di<br />

Sottotolmino, Clemente Cuigh di Doglia e Urbano Giovanni di Polubino presentano una<br />

denuncia contro il vicario. Il capitolo manda sul posto l'arcidiacono che valuta la situazione.<br />

"*Avuta un'esauriente informazione... riguardo alla cura ed assistenza spirituale delle anime,<br />

a pieni voti", eccetto due, "*rimossero dalla cura pre Nicolò Vicentino, incaricando per ora"<br />

i vic. di Volzana e di <strong>Cap</strong>oretto come viciniori. Passerà a vic. di Circhina. Al concorso non si<br />

presenta nessuno e lo si proroga al 15 aprile. Supplente insieme ai due vicari, pre Filippo<br />

Strazzolini di Cividale "*che fa parte del clero capitolare in servizio di questa chiesa di<br />

Cividale". Alla scadenza si presentano pre Giobatta Golliano goriziano, pre Tommaso Rhea<br />

vic. di Circhina, pre Nicolò Naith di <strong>Tolmino</strong> e pre Giovanni Sittaro vic. di San Leonardo,<br />

tutti con licenza di cura d'anime del vicario patriarcale. Alla fine vengono presentati al<br />

patriarca Ermolao Barbaro (1616-1622) i due con migliore votazione alla pari: pre GB.<br />

Golliano e Nicolò Naith, "*perché scelga come crede". Scelse Naith, come risulta dalla visita<br />

arcidiaconale 25 .<br />

Le difficoltà di esazione delle entrate dell'arcidiaconato sono una variante delle decime,<br />

quartese, prodoniza e nascentium; si gioca sulla qualità della moneta, sui tempi, sulle misure:<br />

si indica una poi si usa un'altra, sulla semplice sfida negligente: qualcosa si può sempre<br />

risparmiare, tanto le autorità tirano ciascuna dalla propria parte; bisogna insistere con<br />

pazienza perniciosa se si vuole incassare il minimo e non perdere i diritti 26 . Ritornano i<br />

sospetti di epidemie. Il capitolo è preoccupato in particolare per il Santuario di Santa Maria<br />

del Monte, dove giunge gente da ogni dove, per cui si nomina una commissione "sanitaria" e<br />

si organizzano preghiere e processioni in Cividale anche su sollecitazione dell'autorità di<br />

Gorizia 27 .<br />

(18) Pre Nicolò Faccio (Facco) (1624-1629) ♣ Ma anche pre Naith è sorprendente.<br />

L'arcidiacono in montibus rev.do Paolo Flumiani fa relazione e, lette le lettere di ser<br />

Cristoforo Fantono di <strong>Tolmino</strong> sul conto del vicario pre Nicolò Naith, "*con grave sconcerto<br />

di tutto il popolo e danno delle anime a lui soggette, senza alcun avviso, d'improvviso se ne<br />

andò". Si cerca di capire il perché e nel frattempo s'incarica di nuovo pre Filippo Strazzolino<br />

o un altro in possesso della lingua slava, scelto "*dal personale di questo capitolo e dalla sua<br />

responsabilità in modo da provvedere al meglio". Non è un comportamento raro e al solito si<br />

tratta di puntare a qualcosa di meglio. Al capitolo non rimane che prendere atto e rimuoverlo<br />

formalmente. Al concorso si presenta pre Nicolò Faccio di Cormòns provvisto delle debite<br />

licenze "*e supplicò di essere ammesso... Risultato idoneo" è nominato 28 .<br />

Nella visita del 1625 il vic. cur. Nicolò Faccio dice di contare 14 chiese filiali, la<br />

confraternita di San Floriano e 1000 anime di comunione, un concubinario il consorte<br />

"domius Vinciguerra Formentinus". Legge solo libri permessi dalla chiesa. L'anno dopo i<br />

presenti dicono del vicario "recte optimeque facere debitum suum", giudizio lusinghiero,<br />

ricambiato dal vicario "de illis recte" 29 .<br />

Decime: 1621 m. 845; 1622 m. 802; 1623 m...; 1624 m. 800; 1625 m. 800; 1626 m. 800;<br />

1627 m. 800; 1628 m...; 1629 m. 980; 1630 m...; 1631 m. 680; 1632 m...; 1633 m. 800; 1634<br />

m...; 1635 m... (per questi due anni mancano le Definitiones); 1636 m. 800; 1637 m. 870;<br />

1638 m. 860; 1639 m. 786; 1640 m... Spesse volte le decime di <strong>Tolmino</strong> sono incantate ma<br />

non deliberate. Si potrebbero ricavare tutti i dati consultando l'Urbario di <strong>Tolmino</strong>.<br />

25 AMC Def n. 37, 6-3-1622, p. 313v: "Habita informatione... circa curam et gubernium animarum a vicaria<br />

Tulmini, omnibus votis... admoverunt presbiterum Nicolaum Vicentinum, deputando pro nunc... qui est de gremio<br />

capituli huius ecclesiae". AMC Def n. 37, 2-4-1622, p. 320v. "ut valeat dare suum favorem". ACC Vis arc b 458, 16-<br />

6-1622.<br />

26 AMC Def n. 37 27-10-1622, p. 358. 26-11-1622, p. 359v.<br />

27 AMC Def n. 38, 11-2-1623. 2-5-1623, p. 38v.<br />

28 AMC Def n. 38, 22-1-1624. "gravi totius plebis scandalo ac animarum illi subiectarum absque cuiuspiam scitu<br />

ex improvviso discessit... de gremio huius capituli et sua voluntate hoc et omni meliori modo". AMC Def n. 38, 4-2-<br />

1624, p. 96. "et flagitavit sibi committere... Reperto idoneo".<br />

29 ACC Vis arc b 459, 16-6-1625. 16-6-1626.<br />

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