Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

Foramiti scrive da Vienna, "e stante non aver potuto il Foramiti oprar cosa alcuna per non
essersi per anco ottenuta la benigna permissione del Ser.mo Principe, fu risolto che s'attenda
il prossimo lunedì per sentire l'ill.mo Zucati circa la permissione sovrana". Si decide di
richiamare da Vienna il Foramiti "accompagnando la di lui chiamata con la dovuta officiosità
all'ecc.mo ambasciatore per parte di questo Publico. All'ill.mo sig. Zucati spedire in regalo
un vitelo et paro uno persuti in atestato del debito che professa questo capitolo al sig. Zucati
che ha scritto lettera che ha determinato il capitolo sul Foramiti". Il Foramiti chiede di
soprassedere dal farlo rientrare "in attesa di completare gli incominciati maneggi" 86 . Zuccato
fa l'intermediario anche per il capitolo alla corte di Vienna.
Il traffico con Vienna è intenso e l'intermediazione del Foramiti indispensabile per la
salvaguardia della "giurisdizione capitolare nello stato austriaco, per la desiderata
liberazione degli arcidiaconi" ed è "gradita la dimora costà del Foramiti col permesso del
Ser.mo Principe". Una serie di lettere sulle vertenze capitolari col capitano di Tolmino "e
sopra lo spoglio seguito del cappellano dentro; del primo non si accenna il tenore che
peraltro si spera favorevole, del secondo poi dice sia stato dichiarato che il dentro
cappellano si debba restituire né in avvenire s'intenda soggetto ad alcuna gabella. Risulta
parimente da detta lettera la malatia pericolosa da esso deputato sofferta come anche
l'impossibilità di suo ritorno a Cividale prima di mezzo il mese venturo di febraio non tanto
per causa della stagione contraria e sua convalescenza quanto per solecitare l'effettuazione
in Vienna e Graz delle regie risoluzioni in proposito emanate". Verrebbe da gridare basta!
perché scrivono in un pessimo italiano, in una scrittura sciatta all'estremo, in raccolte
disordinate e cronologicamente retrograde. Eppure questa era l'atmosfera politica e culturale
di quella società. Se questo era il secolo dei lumi, bisogna riconoscere che splendevano
altrove.
Si presenta in capitolo il rev.do Antonio Braunizer vicario di Tolmino "ed espose essere
pendenti 5 cause matrimoniali nel distretto capitolare a parte imperii: Bartolomeo Cossarich
e Marina Leban, Sebastiano Leban ed Elisabetta Ruttar, Giovanni Zheshia e Pietro Zhotholi,
Pietro Cragul e Maddalena Revedizigh, Orsola Leban e Mattia Chienda". Il capitolo delega
pro hac vice lo stesso vicario.
Lettere del vicario apostolico in Vienna, sua ecc.za Pauloni e un'altra del Foramiti deputato
in Graz, dove è a sollecitare la prosecuzione delle regie risoluzioni. Altra dell'ambasciatore
Zuccati in Vienna che dice "aver il senato su eccitamento dell'ambasciatore veneto alla corte
di Vienna ordinate ai consultori in iure le informazioni sopra il punto dell'elezione
dell'arcidiacono capitolare nella parte austriaca; le risposte per la prossima quaresima".
Dunque un arcidiacono non solo austriaco e residente a Tolmino, ma pure di nomina regia.
Una lettera di Alfonso Maria Zuccato da Vienna conferma al capitolo l'elezione
discrezionale dell'arcidiacono; ha ottenuto "l'assenso e la protezione del Principe sopra la
supplica capitolare circa il poter ricorrere a sua maestà la Regina d'Ungheria per essere
rimessi nella pristina libertà dell'elezione capitolare dell'arcidiacono in Statu Austriaco". Il
capitolo propone di "riscrivere un convenevole ringraziamento al Zuccato così pure di dare
notizia dell'ottenuto al can. Foramiti deputato che ora si trova a Graz che torni in Vienna per
agire ecc. per il favorevole regio rescritto". Tutti d'accordo voti 23.
Il Foramiti è di ritorno da Vienna con risposta su 4 casi: "Per i fiorini 1400 stati arrestati a
Caporetto mentre da detto canonico si trasferivano a Cividale; l'altro per ottenere la
terminazione delle capitolari vertenze col capitano di Tolmino Giovanni Ignazio Coronini; il
terzo per rimettere in libertà pristina la elezione capitolare dell'arcidiacono a parte Austriae
e finalmente per la conferma dei capitolari privilegi a quelle parti. Ora espone il di lui
operato per li 2 primi casi avendo portati li rispettivi ricorsi ed ottenuto sopra il primo regia
risoluzione con cui è stata comandata la registrazione del decreto e come definite nella
risoluzione regia e nelle insigni commissioni della camera di Graz al gabelliere magnifico di
Gorizia ed altro dal Ponte San Mauro, in virtù di cui si è avuta dopo molto struscio la
integrale restituzione del denaro all'officio del gabelliere di Caporetto e sopra il secondo
essere con Decreto regio stato comandato al capitano di Gorizia di dover quanto prima
86 AMC Def n. 53, 10-11-1742. 6-10-1743. 7-12-1743. 17-12-1743. 19-12-1743. 26-12-1743.
85