Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
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Nel 1832 le rendite di <strong>Tolmino</strong> sono bloccate. I capitolari "devono presentare nota distinta<br />
delle ditte debitrici, della qualità e quantità del debito indicando per quale anno". Incaricato<br />
il nob. Braunizer "che deve rintracciare l'urbario delle rendite capitolari presso di lui<br />
esistente e che deve essere conservato nell'archivio di Cividale. Verrà riconosciuto<br />
all'esattore l'8% del presente e sul passato il 6%" 145 .<br />
"Il capitolo umilia al trono di Graz di sua maestà Francesco I supplica perché venga<br />
conservata al capitolo la nomina dei mansionari". La risposta è favorevole. "Dopo ripetute<br />
istanze venne dall'Imperial Regio <strong>Cap</strong>itaneato Circolare di Gorizia accordata la forza<br />
militare per le esazioni contro i restanziari del distretto <strong>Tolmino</strong>". <strong>Cap</strong>itano e rappresentante<br />
del capitolo s'incontrano in Volzana. C'è un credito di lire italiane 162.11 delle rendite di<br />
<strong>Tolmino</strong> verso lo Stato per il sequestro sofferto negli anni 1808-1809-1810 ecc. 146 . Le<br />
intromissione giusnaturalistiche austriache appaiono nella riserva della nomina dei<br />
mansionari.<br />
Nel 1834 un'ambasciata capitolare va a Gorizia, <strong>Tolmino</strong> e Plezzo; accolta affabilmente,<br />
ma sono rilevati arretrati e morosità per decime di <strong>Tolmino</strong> e Plezzo per cui si chiedono<br />
misure più sollecite. Il capitolo decide "che l'amministrazione esperisca gli urbari come base<br />
per le misure ecc". Il Braunizer finalmente conclude tutti i conti e arretrati e liquida al<br />
capitolo a tutto l'anno 1831 fiorini 4.000 in 6 rate uguali, iniziando dall'a. 1835 con fiorini 500<br />
all'anno 147 . Le more sono degli investimenti forzosi che alla fine un loro vantaggio lo<br />
producono, basta pazientare.<br />
Nel 1835 l'esattore Braunizer risulta negligente ed inesatto nell'amministrazione. Rinuncia<br />
"ed è sostituito dal sig. Giovanni Podrecca residente in <strong>Tolmino</strong> per un corrispettivo del 7%<br />
ad esazione esperita". Nel 1837 è messa all'asta la casa del Braunizer per uno scoperto di<br />
fiorini 4000 più interessi e spese. S'incarica una persona onesta che vada in Gorizia dove si<br />
tiene l'asta, per garantire l'interesse del capitolo. Il capitolo ottiene la proprietà della casa in<br />
<strong>Tolmino</strong> del Braunizer, che resta ancora debitore vistoso per cui offre la rendita del suo orto<br />
contiguo alla casa per il prezzo di fiorini 1000 148 .<br />
Nel 1839, Giovanni Darbo, ha incontrato spese per le "repartizioni dei <strong>Cap</strong>imaso paganti<br />
decime e censi nel distretto di <strong>Tolmino</strong> ed altre operazioni dallo stesso eseguite per fiorini<br />
2000". Approvato. Nel 1847 il capitano ha in <strong>Tolmino</strong> una casa che affitta al suo esattore di<br />
turno. Il capitolo "arrenda" per quell'anno a Giuseppe Janoveligh ed a Stefano Cicigoi le<br />
rendite di animali minuti in Drenchia e <strong>Tolmino</strong> per tre anni verso il pagamento di fiorini 50<br />
annui. Nel 1848 le esazioni di <strong>Tolmino</strong> sono bloccate; si rivolge supplica al nuovo sovrano<br />
Francesco Giuseppe I. Grandi e continue affrancazioni 149\ .<br />
Nel 1857 la casa del capitolo in <strong>Tolmino</strong> ha bisogno di restauri urgenti 150 . Nel 1866 il<br />
Friuli diventa Italia ed il <strong>Tolmino</strong>tto torna all'estero o a casa. Nel 1871 il capitolo, "attese le<br />
circostanze in cui attualmente si trova, non intende vendere l'orto della casa che possiede in<br />
<strong>Tolmino</strong> al Podestà del luogo". Nel 1899 "avanza proposta di vendere case del capitano in<br />
<strong>Tolmino</strong>, ma per ora non è prudente". Nel 1911, per la casa di <strong>Tolmino</strong> restaurata, ci si<br />
rivolge al ministero di Vienna per un sussidio di 2.500 corone 151 . Nel 1913 ancora "spese di<br />
2.000 corone per la casa di <strong>Tolmino</strong>, abitata dal capitano di <strong>Tolmino</strong> von Baum, il quale<br />
vuole essere indennizzato delle spese fatte senza la debita autorizzazione; se è il caso<br />
muovere lite". I lavori non erano tutti necessari e quello pretende entro settembre almeno<br />
1600 corone ed altre riparazioni di 3 o 4 mila corone, "se no adirebbe a vie giudiziarie. Allora<br />
m° Faidutti opinò che si accettasse di versare al capitanio le chieste corone 1600, ma che<br />
questi nel frattempo facesse pratiche per ottenere dal governo austriaco che si assumesse di<br />
pagare le altre 1400 dovute anteciparsi per riparazioni e miglioramenti portati dalla dignità<br />
della carica. Il decano propone di chiedere al governo l'acquisto dell'ente e di altre ditte". Si<br />
145 ACC Def <strong>II</strong>I, 27-8-1832.<br />
146 ACC Def <strong>II</strong>I, 11-9-1832. 23-2-1833.<br />
147 ACC Def <strong>II</strong>I, 17-6-1834. 12-8-1834.<br />
148 ACC Def <strong>II</strong>I, 23-9-1835. 14-6-1837,<br />
149 ACC Def IV, 7-6-1839. 14-8-1847. 7-1-1848. 11-12-1848.<br />
150 ACC Def VI, 24-4-1857.<br />
151 ACC Def V<strong>II</strong>I, 11-7-1871. ACC Def IX, 8-8-1899. ACC Def X, 5-4-1911.<br />
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