Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII
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uso di gondole lire 17 soldi 10; 6- nel ritorno da Venezia per Mestre e Treviso a Udine in<br />
nolo cibarie e mancie lire 67 soldi 15; 7- in Udine per cena de 4 novembre vino al pronto de<br />
6 e mancie lire 15 soldi 15; 8- nel ritorno da Udine a Cividale per il nolo e mancia lire 9<br />
soldi; 10- somma 538 lire e 15 soldi 10. Somma lire 538 e soldi 15" 100 . Si trattava di<br />
personaggi di prestigio e tali risultano dal rendiconto.<br />
Scambi di gentilezze ♣ Saluti al plenipotenziario veneto Zuane Donà che continui ad<br />
assistere il capitolo. Si sono complimentati pure con il co. d'Harosch commissario<br />
plenipotenziario austriaco ai confini in Gorizia "per esser stato nuovamente costituito<br />
Presidente al Governo dei due contadi di Gorizia e Gradisca, dal quale oltre d'aver spiegato<br />
il suo gradimento hanno riportato essere proficua la espedizione del capitolare interesse per<br />
Sabreglia, per il quale deve l'ecc.sa Rappresentanza e Camera di Lubiana quanto prima<br />
informare avendo a tal fine commesse le informazioni al Cesareo Regio Consiglio di Gorizia<br />
il quale fra brevi giorni adempirà le proprie incombenze. Di più essere stati ad inchinar sua<br />
ecc.za mons. Arcivescovo di Gorizia ed aver rilevato esser egli mal contento delle risposte dei<br />
capitolari con le quali il capitolo per ora s'è dispensato da alcuna contribuzione per il<br />
seminario da erigersi; ed essi aver fatte le capitolari giustificazioni per la strettezza in cui<br />
attualmente trovasi questo capitolo assecurandola che più tosto che potrà il capitolo gli<br />
dovrà in fatto il seguito dell'attenzione sua per seconda la premura di sua ecc.za rev.ma.<br />
Aggiungerò aver anche a sua ecc.za co. d'Harosch portato memoriale capitolare sopra<br />
l'affare dei conti delle chiese, che pure ricevette con promessa di quanto prima far che sia<br />
sopra del medesimo nel Cesareo Regio Provinciale Consiglio di Gorizia deliberato". Bolletta<br />
lire 80. Incanto della Xma nascenti per il 17 gennaio prossimo, "scrivere all'arcidiacono<br />
Maroni che pubblichi l'incanto per anni tre e che ciascuno porti con sé chirografo di idonea<br />
piaggeria in principalità, munito di fede di idoneità di mano delli rispettivi vicari curati<br />
ovvero comparano personalmente detti piaggi con la predetta fede" 101 .<br />
Tutta una serie di "differenze" e precedenze si pongono come problemi da risolvere. I<br />
vicari che rinunziano alla vicaria lo devono proporre prima al capitolo o all'arcivescovo di<br />
Gorizia? Per assentarsi a chi e a quanti chiedere il permesso? Le stesse misure nella loro<br />
varietà tradizionale non sono più sopportabili in un mercato che si omologa a sempre più<br />
vasto raggio.<br />
"Sull'istanza della comunità di Lubino sotto la cura di <strong>Tolmino</strong> per demolire la sua chiesa<br />
vecchia e rifabricare una nuova in vicinanza della villa. Poi sui conti delle chiese, farli senza<br />
l'intervento del <strong>Cap</strong>itano di <strong>Tolmino</strong> e suo costituto publicato contro tutti li camerari del<br />
capitaniato in pena di fiorini 50" 102 . Deve trattarsi della vecchia chiesa di San Paolo per la<br />
nuova di San Marco e per il costituto si tratta della multa ai camerari qualora osino informare<br />
l'arcidiacono dei loro conti.<br />
"Nel confronto del pesinale capitolare a Gorizia con il locale fu trovato che per fare un<br />
pesinale di Gorizia quale è di 20 boccali, vi vogliono pesinali capitolari 2, boccali 1 e mezzo;<br />
sicché ove era valutato il pesinale a k 31, è stato ridotto a k 27 e un quarto, essendo quello di<br />
Gorizia a k 59". Il can. Nunzio è incaricato di presentarsi davanti all'arcivescovo di Gorizia<br />
"per dirgli che permetta che nell'ufficio di sua Cancelleria in nome del capitolo presenti coi<br />
documenti suoi la lettera stessa che gli rassegnò con sua lettera del 6 c. m. Ottenuta la<br />
permissione il canonico si produca in detta Cancelleria presentando alla stessa lettera e<br />
documenti col farvi annottare la concepita del seguente tenore facendone lo stesso canonico<br />
la detta busta e qualche giorno dopo vedrà se ve ne sarà seguito decreto per estrarre copia<br />
del tutto". La lettera che segue è indirizzata alla cancelleria patriarcale per sottolineare al<br />
patriarca gli abusi commessi quando ha preteso che i vicari capitolari, per assentarsi dalla<br />
cura, dovessero chiedere licenza alla curia stessa, scavalcando ed umiliando la giurisdizione<br />
capitolare. S'intendeva denunciare gli stessi abusi da parte della cancelleria goriziana. Ma da<br />
molto i vicari a parte imperii tendevano a guardare sempre più a Gorizia. Infatti il vic. cur. di<br />
100 AMC Def n. 54, 1-11-1756. 14-11-1756. 6-12-1756.<br />
101 AMC Def n. 54, 15-12-1756.<br />
102 AMC Def n. 54, 4-3-1757.<br />
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