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Cap. II – Tolmino – secoli XVII-XVIII

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eseguirlo a dovere i publici comandi e cooperare ad ogni lecito vantaggio tanto di questa<br />

mensa quanto delle mansionarie, offici e capellanie dipendenti dal capitolo" 118 . Con la<br />

disposizione del 1605 si era messo un limite all'espansione dei beni ecclesiastici, di fronte ad<br />

un processo destinato altrimenti ad inghiottire in un buco nero l'intera economia. Ora si<br />

dispone la loro alienazione ed il capitolo, che nel frattempo non ha accumulato un gran che,<br />

sembra disposto ad obbedire.<br />

Altra lettera per l'arciv. di Gorizia tramite i deputati. "Letto tutto, andata e ritorno, e le<br />

quattro formole state estese in quella arcivescovile curia: 1- di testimoniali d'approvazione<br />

alla cura ossia d'istituzione autorizabile; 2- di supplica da porgersi a detto Prelato dai vicari<br />

che saranno deputati dal capitolo; 3- delle patenti che intende rilasciar mons. Arcivescovo a<br />

vicari stessi; 4- la quarta finalmente delle riversali da segnarsi in quella curia da cadauno<br />

nostri nuovi vicari curati. Fatto riflesso sulle circostanze moleste con cui questo capitolo si<br />

trova presso la curia di Gorizia assicurato per altro restar illesi i propri diritti della libera<br />

deputazione dei vicari previa l'autorizabile istituzione arcivescovile cosicché la variazione<br />

non riesce in sostanza a ferire li diritti capitolari per evitare spese e fastidi e odiosità sia da<br />

questo capitolo accettato il piano proposto in esse formole le quali per altro non abbiano a<br />

patir ulterior alterazione". Approvato con 24 voti contro 3 119 .<br />

Il capitolo non poteva rinunciare alla sua giurisdizione senza rinunciare alle decime e<br />

quartesi. In questo senso la Santa Sede, di tempo in tempo, anche contraddicendo gli indirizzi<br />

tridentini, sosterrà le ragioni del capitolo, cosciente della sua forza e fragilità.<br />

Piergiovanni Noltinghen arcidiacono a parte imperii ♣ Il can. Campeis è stato per 9<br />

anni arcidiacono a <strong>Tolmino</strong>; "ora gravissime sue corporali indisposizioni documentate dai<br />

due medici fisici ordinari di Cividale" lo costringono a rientrare. Si apre la serie dei ricorsi<br />

prima a Venezia "a procurare i sovrani beneplaciti in forma". Di ritorno con lettera ducale ci<br />

si premura di fare presto perché "corre voce che l'arcivescovo di Gorizia potrebbe attentare<br />

alla giurisdizione capitolare che in caso di rinunzia del Campeis non venisse immediatamente<br />

coperta la carica senza la menoma dilazione ed il nuovo eletto non venisse efficacemente<br />

protetto dalla clemenza del Principe d'accordo con l'ambasciatore in Vienna per<br />

l'approvazione e conferma della Regina. Senza ritardo allora spedire a Vienna che con<br />

l'appoggio dell'ambasciatore debba subito presentare memoriale alla Sovrana per<br />

l'approvazione dell'eletto". Riescono ad eleggere in tempo come arcidiacono con residenza a<br />

<strong>Tolmino</strong> il can. Piergiovanni Noltinghen 120 .<br />

Il capitolo, che ha acquistato il convento di San Francesco di Cividale a seguito della legge<br />

del 1766 e "decide di riservare i fitti scossi dal convento di San Francesco per gli annui<br />

aggravi incontrati nell'acquisto dello stesso ed il resto in cassa a parte dal tesoriere, il quale<br />

però osserva le gravi difficoltà a recepire i ducati d'argento necessari per le decime da<br />

versarsi al Ser.mo Principe". Si consigliano i prebendati di darsi da fare per trovare 'sti<br />

benedetti ducati d'argento. Il can. De Puppi va a Vienna con lettera per il Maroni ed il<br />

Foramiti in cui si avverte "che il 5 agosto sono soliti spedirsi gli ordini per Gorizia per<br />

l'informatione dell'affare circa l'arcidiaconato di <strong>Tolmino</strong>". Deputati per Gorizia il can.<br />

Ermanno d'Attimis ed altri due. Il capitolo fa stendere un memoriale per la Regina a nome del<br />

Campeis, spedito con documenti annessi al can. Francesco de Puppi e da presentarlo alla<br />

Sovrana mediante l'agente del quale si servì il Campeis nell'anno 1768. Il can. de Puppi<br />

comunica che l'affare a Vienna sull'arcidiacono in <strong>Tolmino</strong> si è concluso il 28 scaduto, ma<br />

non sa ancora il contenuto. Ne tragga copia quanto prima e la spedisca per espresso a Cividale<br />

dal sig. Pauletig come base delle decisioni capitolari 121 .<br />

Giunge la lettera richiesta in copia autentica e sua traduzione che conferma la nomina<br />

dell'arcid. Giovanni Noltinghen nonché la risposta della cancelleria di Stato data<br />

all'ambasciatore veneto a Vienna. Non sembrano del tutto soddisfatti anche se disposti a<br />

118 AMC Def n. 55, 5-9-1766.<br />

119 AMC Def n. 55, 9-9-1766.<br />

120 AMC Def n. 54, 9-5-1772. 13-5-1772. 6-6-1772. 30-5-1772.<br />

121 AMC Def n. 54, 6-8-1772. 19-9-1772. 5-12-1772.<br />

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